Corriere della Sera (Brescia)

Fobap punta a formare le famiglie

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Dalla disabilità mentale allo spettro dell’autismo. «La diagnosi precoce rimane fondamenta­le per progettare il giusto approccio», afferma il presidente dell’ordine dei medici, Ottavio Di Stefano. Ecco perché «accanto ai servizi di assistenza e terapia, da qualche tempo Anffas e il suo braccio operativo, Fobap, — ricorda la presidente Maria Villa Allegri —puntano anche sulla formazione per famiglie, insegnanti, medici e personale sanitario». Dal 19 ottobre riprendono i corsi che nel 2017 hanno registrato 1.360 partecipan­ti. L’intento è di formare figure profession­ali in grado di potenziare gli interventi comportame­ntali a scuola o in famiglia, nelle strutture ambulatori­ali o diurne. È proposto anche il parent training, rivolto a genitori e familiari di bimbi, giovani e adulti. Ma l’attenzione sarà posta anche agli strumenti di screening, alla formazione di tecnici del comportame­nto, ai percorsi per l’autonomia. «Tra gli obiettivi c’è anche quello di coinvolger­e, oltre ai neuropsich­iatri, anche gli psichiatri», precisa il presidente di Fobap, Giovanni Farinacci. Le lezioni sono realizzate con Ordine dei medici, Consorzio La Rosa blu, Asst Spedali Civili, Ufficio Scolastico e Università. «Al nostro centro – spiega il direttore tecnico di Fobap, Simone Antonioli — fanno riferiment­o 430 disabili mentali, di cui 105 minorenni con spettro dei disturbi dell’autismo seguiti dal centro abilitativ­o Faroni (collegato al Fobap)» che nei giorni scorsi ha ricevuto dal Parlamento Europeo il premio Cittadino Europeo per la capacità di «rafforzare l’integrazio­ne europea e il dialogo tra i popoli, mettendo in pratica i valori della Carta dei diritti fondamenta­li dell’Ue». (l.g.)

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