Il Brescia in quota con Sabelli «Cresciamo tutti insieme»
Con lui, la svolta : «Cellino e Tonali sono due certezze»
L’ingresso di Stefano Sabelli nel Brescia è stato particolare, unico in un certo senso. Perché il terzino destro romano è diventato una necessità ancor prima di fare il proprio esordio in campionato, fermato da una squalifica rimediata nei play-off della scorsa stagione, quando vestiva la maglia del Bari.
Una volta rientrato, si è preso la fascia destra mordendola e aggredendola ogni partita. E ha messo in mostra un piede tanto educato da fare invidia a qualche terzino di Serie A. È l’eredità di un inizio di carriera sempre all’attacco: «Giocavo prima o seconda punta o esterno offensivo — spiega lui — poi quando sono arrivato alla Roma mi hanno spostato terzino».
Dopo i primi mesi a Brescia, Stefano traccia un primo bilancio: «Stare fuori e non poter aiutare la squadra non è stato bello. Il bilancio è positivo, sicuramente. Il nuovo centro sportivo poi è una grande cosa: il presidente sta dando seguito a ciò che aveva detto».
Negli ultimi tre match (due vittorie e un pareggio con lui in campo) Corini non si è mai privato di Sabelli: «Si vede che il mister ha esperienza — dice — Ora, con la pausa per le nazionali, stiamo lavorando anche su cose nuove e dobbiamo cercare di migliorarci».
Ma chi è il compagno che più ha sorpreso in positivo l’ex terzino del Bari? «Tonali. Quando sono arrivato lui era in nazionale: ne avevo sentito parlare molto bene, ma non lo avevo mai visto. Mi ha piacevolmente colpito, ma soprattutto per la sua maturità, perché le qualità sono sotto gli occhi di tutti. Ma che un ragazzo di 18 anni abbia determinati comportamenti dentro e fuori del campo non è scontato: gli ho fatto i complimenti per questo».