Tre distretti della provincia nella top ten dell’export
Vola l’export per i tre distretti. La siderurgia fa +17,5% nonostante i dazi degli Stati Uniti
Metalli, meccanica strumentale e rubinetteria. Ancora tre distretti industriali bresciani nella top ten delle esportazioni nel secondo trimestre 2018. Il dato arriva dal tradizionale monitoraggio sui distretti della Lombardia di Intesa Sanpaolo che ha registrato per settore dei metalli bresciani un +15,7% tra aprile e giugno (+17,5% su base semestrale). Ottimi dati anche per meccanica strumentale e per la rubinetteria.
Metalli, meccanica strumentale e rubinetteria. Ancora tre distretti industriali bresciani nella top ten delle esportazioni nel secondo trimestre 2018.
Il dato arriva dal tradizionale monitoraggio sui distretti della Lombardia di Intesa Sanpaolo che ha registrato per settore dei metalli bresciani un +15,7% tra aprile e giugno (+17,5% su base semestrale). I dati suddivisi per merceologia hanno messo in luce un forte aumento delle vendite di siderurgia, accanto a quelle di lavorazioni di metalli non ferrosi, altrettanto importanti per la specializzazione del distretto.
La prima metà del 2018, infatti, ha visto una ripresa degli scambi di prodotti siderurgici nel confronto con il primo semestre 2017, nel pieno del blocco del mercato algerino. Gli Stati Uniti hanno finora offerto una valida alternativa al mercato nordafricano nonostante l’introduzione dei dazi voluta dal presidente Donald Trump.
Resta solido il contributo dei mercati core dell’Unione Europea come Germania e Francia con quest’ultima impegnata in un nuovo piano infrastrutturale. Il mercato cinese ha agito da traino per l’export, perlopiù di macchine tessili e per materie plastiche, della meccanica strumentale del bresciano.
La crescita è stata complessivamente del 6% nel secondo trimestre di quest’anno (+2,9% su base semestrale) con un forte balzo delle vendite in Turchia e Vietnam. Contributi rilevanti sono giunti, inoltre, dai paesi dell’Ue così come da quelli dell’Est europeo e dalla Svizzera.
In flessione, anche su base semestrale, l’export destinato agli Stati Uniti, primo mercato di riferimento per il distretto. Un mercato a stelle e strisce che al contrario ha accolto i rubinetti, valvole e pentolame di Lumezzane. Le esportazioni del distretto sono infatti cresciute complessivamente del 7,3% nel secondo trimestre 2018 (+8,2% su base semestrale), e del 2,3 per cento negli Stati Uniti.
Importanti contributi sono giunti anche da Germania, Francia, Svizzera e Cina, mercato, quest’ultimo, che sta riprendendo forza dopo la situazione di sostanziale stabilità delle vendite registrata lo scorso anno.
Tra i distretti che, pur non rientrando tra i best performer, hanno messo a segno una crescita delle esportazioni nel secondo trimestre del 2018, c’è anche l’abbigliamento e calzature della Bassa Bresciana. L’incremento del 4,7%, in linea con la performance del trimestre precedente, deriva da un buon traino di tutte le principali specializzazioni merceologiche del distretto.
Le vendite di abbigliamento si dimostrano anzi in ripresa, dopo un’apertura d’anno che aveva fatto segnare un calo. La Germania continua a rappresentare il principale mercato di provenienza della domanda di prodotti distrettuali.
Positive anche le esportazioni di vini e distillati del bresciano che hanno registrato un incremento di due punti percentuali nel secondo trimestre (+6,6% su base semestrale), nonostante un lieve calo delle vendite nella Federazione russa, mercato che era cresciuto a due cifre nel 2017. A fare da traino nei primi sei mesi sono stati i Paesi Bassi, il Belgio, la Germania e gli Stati Uniti.