Corriere della Sera (Brescia)

«Werder sei forte, ma io voglio partire»

Luca Caldirola guarda dalla tribuna le partite della Bundesliga e strizza l’occhio all’Italia «A Brescia ho lasciato il cuore, è una piazza importante che merita altri palcosceni­ci»

- Davide Zanelli

«Caro Wikipedia, per piacere cambia la mia foto perché non posso più vedermi con questi capelli». Di Luca Caldirola si è tornato a parlare per questo simpatico tweet rivolto all’encicloped­ia più famosa del web, che nella pagina dedicata al giocatore presentava una fotografia in cui ancora non era calvo. Ma a Brescia del difensore centrale scuola Inter si parla da tempo e non è un mistero che il presidente Cellino e il direttore generale Marroccu ci abbiano fatto un pensierino durante l’ultima sessione di calciomerc­ato. Al punto che lo stesso Marroccu disse che uno come Caldirola prima o poi sarebbe tornato a vestire la maglia delle Rondinelle, indossata tra il 2012 e il 2013.

Caldirola, soddisfatt­o della nuova foto su Wikipedia?

«(Ride, ndr) Sì, diciamo che è stata una cosa particolar­e. Sono andato a tagliare i capelli vicino casa, il barbiere mi ha riconosciu­to e mi ha fatto vedere Wikipedia. Il tweet voleva essere una cosa simpatica, non sapevo nemmeno ci fossero questioni di copyright».

Il Werder Brema è secondo nel campionato tedesco, ma lei non sta giocando.

«Beh, per la squadra è un grande momento, per me invece è difficile. Dopo una bella stagione in prestito al Darmstadt un grave infortunio mi ha tenuto fermo per quasi un anno e me ne ha fatti perdere due. Sono fuori rosa da luglio: mi hanno aggregato alla seconda squadra e non posso giocare le partite. La società mi ha fatto capire la sua volontà e a gennaio non credo che ostacolera­nno una mia partenza».

Si era parlato di Brescia. Quanto è stato vicino a tornare in biancoblù?

«C’era stato solo un contatto, non una trattativa. Era un po’ difficile far combaciare alcune cose. Con Brescia ho un legame particolar­e: lì ho ancora tanti amici ed è sicurament­e la società italiana in cui mi sono trovato meglio».

Quindi tornerebbe?

«Io non chiudo mai le porte a nessuno. La mia priorità sarebbe un massimo campionato, ma per me l’importante è tornare a giocare».

Non c’è quindi la volontà di tornare vicino a casa o sposare un progetto che, come nel caso di Brescia, punta alla Serie A?

«Tornare vicino a casa sarebbe una priorità soprattutt­o per i miei genitori, che mi vedono molto poco. Il Brescia sta ripartendo, ho sempre detto che è una piazza che merita ben altri palcosceni­ci. Ma tra il dire e il fare c’è tanto di mezzo, perché sappiamo bene che la Serie B è un campionato molto strano».

Parlava di amici a Brescia. Con chi è rimasto in contatto?

«Beh, io e Tremolada ci sentiamo praticamen­te sempre e siamo molto amici dai tempi dell’Inter. Mi aveva chiesto di Brescia in estate e gli avevo consigliat­o di andarci, poi lui ha insistito per un mio ritorno, ma non era semplice».

È anche amico di Caracciolo. Come ha preso il suo addio?

«Sinceramen­te, male. Se pensi a Caracciolo pensi al Brescia e viceversa: con le dovute proporzion­i è un po’ come per Totti e la Roma. Ma capisco anche che una società debba fare delle scelte».

Come vede la nuova società?

«Brescia deve ringraziar­e Cellino. Ha risanato i debiti e sta investendo molto: non lo conosco personalme­nte, ma so che sta facendo grandi sforzi. Luca (Tremolada, ndr) mi ha parlato del nuovo centro sportivo. Questa squadra merita altro».

 ??  ?? Luca Caldirola Tra il 2012 e il 2013 ha indossato la maglia delle rondinelle. Ora gioca in Germania, nel Werder Brema, seconda in campionato, ma lui resta in tribuna ed è pronto a partire. Brescia gli è gradita
Luca Caldirola Tra il 2012 e il 2013 ha indossato la maglia delle rondinelle. Ora gioca in Germania, nel Werder Brema, seconda in campionato, ma lui resta in tribuna ed è pronto a partire. Brescia gli è gradita

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