Corriere della Sera (Brescia)

Buffa racconta quel ring a Kinshasa

AL TEATRO DELLE ALI DI BRENO «A NIGHT IN KINSHASA»

- Di Eletta Flocchini a pagina

Quell’incontro di boxe che cambiò la storia dello sport è tutto qui, nel racconto avvincente di un esperto storytelle­r — ma soprattutt­o giornalist­a sportivo — come Federico Buffa, che ripercorre la sfida epocale di due pesi massimi, George Foreman e Muhammad Ali, nel cuore dell’Africa.

Andrà in scena mercoledì prossimo alle 20.30 al Teatro delle Ali di Breno lo spettacolo intitolato «A night in Kinshasa» di Federico Buffa e Maria Elisabetta Marelli: «È il ricordo teatrale del più famoso match di tutti i tempi — spiega Federico Buffa — e del primo vero momento della storia in cui l’Africa diviene al centro del mondo intero».

Dopo il successo di due stagioni fa con «Le Olimpiadi del 1936», Federico Buffa torna con uno spettacolo epico dedicato allo sport, ma questa volta non in Europa e nemmeno in America. Protagonis­ta assoluto è il continente nero: «Nell’autunno del 1974 a Kinshasa nello Zaire — prosegue Buffa — il dittatore Mobutu regala ai suoi sudditi il match di boxe del millennio per il titolo mondiale dei massimi, tra lo sfidante Muhammad Ali e il detentore George Foreman. Sono entrambi neri afroameric­ani, ma per la gente di Mobutu, Ali è il nero d’Africa che torna dai suoi fratelli e allo stadio grida “Alì boma yé”, Alì uccidilo. È un incontro epocale che va al di là della boxe, che parla di riscatto sociale, di pace, di diritti civili». Al centro del racconto la figura di un personaggi­o sportivo leggendari­o, Muhammad Alì (in origine Cassius Clay, prima della conversion­e all’Islam): «È stato l’uomo più famoso della terra — sottolinea Federico Buffa — e ha attraversa­to mezzo secolo di storia. Non fu solo un grande sportivo, ma una figura influente che cambiò con il suo modo di fare pugilato il mondo dello sport, grazie a una gestualità straordina­ria e a una grande consapevol­ezza del ring».

Con il suo stile enfatico e travolgent­e, Buffa ricrea le emozioni di una notte indimentic­abile: «Ripercorre­rò non solo questo grande match, ma anche i momenti più significat­ivi della vita di Muhammad Alì aiutato dall’enfasi della musica e dalla serrata partitura scritta ed eseguita al pianoforte da Alessandro Nidi e ritmata dalle percussion­i di Sebastiano Nidi, fondamenta­le per sostenere un racconto teatrale di questo genere che non può avvalersi delle immagini storiche». Giunto alla seconda parte della tournée, lo spettacolo «A night in Kinshasa» aveva già ottenuto grande successo lo scorso anno. «Si tratta di un episodio della storia sportiva — dice Buffa — che molti ricordano ma che i giovani non conoscono, poiché risale agli anni Settanta. Lungo la linea narrativa del match, cerco quindi di ricostruir­e anche per loro l’importanza di un campione assoluto».

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È un incontro epocale che va al di là della boxe, che parla di ricatto sociale, di pace e di diritti civili. Alì non fu solo un grande sportivo, cambiò il mondo dello sport

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In scena Federico Buffa durante il suo spettacolo (foto Sergio Visciano)

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