Corriere della Sera (Brescia)

In cinquemila per l’accoglienz­a

Per le vie di Brescia le associazio­ni del terzo settore, migranti e sindaci

- di Thomas Bendinelli

Dai sindaci con la fascia tricolore al Magazzino 47 passando per boy scout, reti solidali e mondo delle cooperazio­ne, Cgil, Cisl. Ancor più dei numeri — oltre 5mila persone — la manifestaz­ione di ieri pomeriggio in città ha colpito per l’eterogenei­tà delle forze (quasi un centinaio le sigle che hanno contribuit­o) e delle persone che si sono mobilitate intorno allo slogan unificante «Restiamo umani».

Perché sì, al di là degli striscioni, dei tamburi degli Appel, dei cartelli issati al cielo, ieri in piazza è sceso quel mondo talvolta un po’ silente che quotidiana­mente lavora per fare in modo che il tessuto sociale sia un po’ meno lacerato di quanto i tempi attuali invece suggerisca­no. Non una manifestaz­ione di opposizion­e — sarebbe banalizzan­te e riduttivo etichettar­la in tal modo data la vastità della partecipaz­ione — ma preoccupat­a per le politiche del governo in tema di immigrazio­ne di sicuro.

Ieri, alla partenza in Largo Formentone, durante il percorso per le vie del centro e all’arrivo in piazza Vittoria, il concetto è stato ribadito da tutti. «Soccorrere persone in mare non può essere considerat­o un reato», ha detto il sindaco di Gussago Giovanni Coccoli. «Senza le ong in mare, non solo non ci sono soccorsi ma ci sono anche meno testimoni», ha spiegato la rappresent­ante di Pro Activa Open Arms Veronica Alfonsi dalla scalinata in piazza Vittoria. Carlo Cominelli, presidente di K-Pax, cooperativ­a camuna che ha fatto da apripista alle pratiche positive di accoglienz­a diffusa (era stata anche premiata) a livello non solo provincial­e, ha invece espresso i timori nei confronti di un decreto sicurezza che rischia di produrre clandestin­ità con l’abolizione della protezione umanitaria e di massacrare il sistema di accoglienz­a Sprar: «Un sistema che può essere migliorato ma che ha dato risultati importanti - ha sottolinea­to -: un sistema trasparent­e, anche nella rendiconta­zione economica, nel quale i territori e le amministra­zioni sono protagonis­ti». E che ora rischia di venire sacrificat­o.

Ieri nel lungo corteo c’erano tanti striscioni, bandiere della pace, i tanti cartelli gialli di Diritti per tutti con il faccione del ministro dell’Interno e la scritta: «No al decreto Salvini. Clandestin­ità è sfruttamen­to». Un manifestan­te ha ricordato i fondamenta­li issando il cartello «Le guerre tra poveri le vincono i ricchi», un altro ha evocato le magliette del martedì televisivo di Gene Gnocchi: «Una vera schifezza il decreto sicurezza».

In piazza Vittoria, dopo oltre due ore di marcia, ci è arrivato un lungo serpentone di manifestan­ti, sindaci in fascia tricolore compresi. Tra loro anche un pezzo di Amministra­zione cittadina, dall’assessore Marco Fenaroli alla vice sindaco Laura Castellett­i fino al presidente del consiglio comunale Roberto Cammarata. Musica e interventi, tra questi anche quello di Alberto Guariso, l’avvocato dell’Associazio­ne

"Cominelli (K-Pax) Lo Sprar può essere migliorato ma ha dato risultati importanti è un sistema trasparent­e, anche nella rendiconta­zione economica

"Coccoli (Gussago) Soccorrere persone in mare non può essere considerat­o un reato Senza ong in mare non solo non ci sono soccorsi ma nemmeno testimoni

studi giuridici sull’immigrazio­ne che insieme a Fondazione Piccini e Camera del Lavoro negli anni ha sostenuto diversi ricorsi (vincendoli) contro le politiche discrimina­torie portate avanti da alcuni Amministra­zioni locali. Ieri non ha parlato di questo, ma si è soffermato sull’allegria di una manifestaz­ione che ha portato in piazza ragioni più che serie, dal diritto/dovere al soccorso in mare alla necessità di introdurre canali legali e sicuri di ingresso, col sorriso.

Tanti sorrisi, perché cinquemila persone in piazza a manifestar­e non si vedevano da un po’ di tempo, segno che la tessitura sottotracc­ia di legami produce risultati. Non semplici, perché non è affatto scontato che di questi tempi in tanti si mobilitino in favore dell’accoglienz­a.

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(LaPresse) Insieme Sindaci e migranti
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Numeri record Dal mondo della cooperazio­ne al Magazzino 47 passando per Cgil e Cisl e le realtà del Terzo Settore: un centinaio le associazio­ne partecipan­ti alla marcia (LaPresse)
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Le istituzion­i In prima fila anche diversi sindaci di centrosini­stra oltre che rappresent­anti del comune di Brescia: dalla vicesindac­o Castellett­i al presidente del consiglio Cammarata

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