DILETTANTI "CHI
Record di bresciane (5) in Serie D Gila & co, ogni paese ha una storia
Il dilettantismo non abita in Serie D, un nido sereno dove chiudere una carriera da «prof» o il trampolino per una nuova vita in panchina. Il recente approdo di Alberto Gilardino a Rezzato è la punta di un iceberg che vede Brescia al centro dello stivale, forte di cinque società: solo nel 199697 ve ne furono altrettante, con Club Azzurri, Darfo Boario, Montichiari, Palazzolo e Tecnoleno al via. I camuni sono gli unici superstiti, al loro fianco quattro nuove sorelle. Ognuna con la sua storia. Adrense: l’esordiente Una scalata iniziata mettendo alla base i giovani e tante ex rondinelle in panchina. Dopo Piovanelli, ora Preti (juniores) e Volpi che ha portato, senza sconfitte, la società in D dove la vittoria deve ancora arrivare: Alex Pinardi, il faro, è tornato finalmente a casa.
Calvina: calcio e salame Si allenano di sera per contenere gli ingaggi. I giocatori così continuano a lavorare senza rinunciare alla categoria che hanno conquistato. L’unico rinforzo è Matteo Serafini, nato qui, quarant’anni e (ancora) tanta voglia di gol. Sono la migliore, con sette punti. Un capolavoro operaio.
Ciliverghe: il progetto «Casa Cili» e una società che ha deciso di rinnovarsi: è una delle realtà più piccole e solide, una presenza fissa in Serie D (vinse i play off nel 2017). Il tecnico Filippo Carobbio è al centro di un progetto che ha visto l’arrivo del ds Danilo Facchinetti e del responsabile comunicazione Edoardo Brunetti. Il rinnovato centro di Mazzano è stato inaugurato ieri: la società vuole puntare, entro tre anni, alla Serie C.
Darfo: la certezza
È il ventesimo campionato di D. Gli anni passano, i neroverdi restano. Lo scorso anno, la finale play off in un girone da brividi. Nella stagione in corso attendono la prima vittoria, eppure il mercato è stato buono. Oltre a Nicolò Quaggiotto, nipote di Gino Corioni, c’è Davide Sinigaglia, ex Inter: esordì giocando con Baggio, qui la stella dovrà essere lui.
Rezzato: in testa la C L’ambizione non è mai stata celata. L’arrivo di Alberto Gilardino, vice di Prina e direttore tecnico, è la ciliegina sulla torta dopo gli acquisti di giocatori come Sodinha e Bruno. Il cambio in panchina certifica la voglia di centrare la Serie C, gettata via lo scorso maggio al fotofinish. Se non loro, chi altro può riuscirci?