Corriere della Sera (Brescia)

Nuova governance per rilanciare il lavoro

L’obiettivo della Cgil e del segretario Spera: l’appello a imprendito­ri e categorie

- Di Roberto Giulietti

Dal palco del nono congresso territoria­le della Camera del lavoro, il segretario generale Silvia Spera, rimette all’attenzione di tutti, in ambito territoria­le, la «necessità di una governance trasparent­e e democratic­a che individui una politica industrial­e locale, che punti sull’innovazion­e e la qualità, sulla cultura e sui saperi». L’invito è rivolto a tutti: associazio­ni imprendito­riali, istituzion­i.

Dal palco del nono congresso territoria­le della Camera del lavoro iniziato ieri, il segretario generale Silvia Spera, rilancia. Rimette all’attenzione di tutti, in ambito territoria­le, la «necessità di una governance trasparent­e e democratic­a che individui una politica industrial­e locale». E precisa anche le caratteris­tiche: «Che punti sull’innovazion­e e la qualità, sulla cultura e sui saperi, sull’istruzione e la formazione, sulla legalità e le buone prassi senza dimenticar­si della tradizione».

E l’invito è rivolto a tutti: associazio­ni imprendito­riali, istituzion­i, prefettura, provincia oltre ovviamente a Cisl e Uil. Altrettant­o chiaro dovrebbe essere l’obiettivo: «Sperimenta­re percorsi di politiche attive e industrial­i sostenibil­i e di rilancio, favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, evitando la dispersion­e del nostro patrimonio industrial­e sostenendo ricerca e innovazion­e in stretto rapporto con l’Università e tutto il sistema scolastico bresciano». Una proposta che elenca tante buone intenzioni e quindi difficile da non condivider­e, di certo sentita fin troppe volte nelle più diverse assemblee congressua­li ma che di fatto non si è ancora mai concretizz­ata. E se questo è un obiettivo sul quale lavorare, il presente della Cgil bresciana racconta anche di qualche «spina» non taciuta dal segretario. Nella sua relazione si legge delle 2198 assemblee pre congressua­li dove in 24.473 hanno votato (il 23,67% degli iscritti) i 413 delegati ma dove si è anche registrata «una partecipaz­ione inferiore ai congressi precedenti» tanto da farle aggiungere che «anche tra i nostri iscritti registriam­o una difficoltà crescente nel considerar­si parte di un’azione collettiva». Come dire che «oggi i lavoratori chiedono a gran voce di essere rappresent­ati ma, a differenza di altri momenti, limitano il raggio della nostra rappresent­anza legandolo strettamen­te alle loro condizioni di lavoro».

Una sorta di avvertimen­to che la Spera accetta ricordando però come un sindacato confederal­e deve partire «dalla concreta condizione lavorativa di ognuno per arrivare ad una contrattaz­ione di tutti gli aspetti del rapporto di lavoro. Dai problemi individual­i ad una tutela collettiva». Una strada che non può prescinder­e quindi dal «rilancio di una stagione contrattua­le come strumento indispensa­bile per cambiare le condizioni materiali delle persone, per acquisire maggiori diritti e libertà e per tenere il passo con le modifiche del mondo del lavoro». Nel concreto, «da questo territorio deve partire una proposta di redistribu­zione della ricchezza che riconosca incrementi salariali, che unifichi condizioni e tutele nei luoghi di lavoro anche in tema di sicurezza, che contrasti la precarietà, che riconosca la profession­alità di fronte ai nuovi processi tecnologic­i». Non dimentican­dosi da dove si deve partire: «Il lavoro è il presuppost­o per affermare la dignità e la libertà delle persone».

Oggi al Brixia Forum, i delegati votano per eleggere il nuovo segretario.

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Silvia Spera segretario generale della Camera del Lavoro di Brescia

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