Prima gli ultimi: ecco i tre Nobel delle missioni
Acquistato il Lunardi (8 milioni) per poi avere finanziamenti statali. FI: «Soldi utilizzabili per altri interventi»
Padre Gianpietro Carraro, suor Evelina Mattei e la docente Carla Magnaghi, per la loro vita spesa in favore degli ultimi, oggi a Concesio riceveranno il Nobel delle missioni, il premio di Cuore amico.
In un epoca di forti tagli economici, che hanno costretto a ridurre gli interventi di edilizia scolastica, l’acquisizione dell’istituto linguistico «Lunardi» ha aperto la discussione in consiglio provinciale. Il Broletto (che si occupa della gestione di tutte le scuole superiori) spenderà otto milioni di euro per comprare l’edificio oggi di proprietà del seminario. Una scelta che secondo Forza Italia non farà altro che «ingenerare confusione negli amministratori. Con quella cifra – sostiene il consigliere regionale Gianluigi Raineri – avremmo potuto fare interventi in diversi edifici».
Per il Partito democratico, invece, l’acquisto ha un duplice scopo: ridurre il peso degli affitti e poter partecipare ai bandi per gli interventi anti-sismici. Il nodo è soprattutto il secondo: «Per ottenere i finanziamenti è necessario essere proprietari degli immobili», ha ricordato ieri il presidente Pierluigi Mottinelli. L’altra possi- bilità sarebbe la gestione a titolo gratuito dell’edificio, ma nel caso del Lunardi la Provincia pagava un affitto al seminario di Brescia: l’assegno era di 230 mila euro l’anno. Ecco perché si è optato per l’acquisto del Lunardi.
Dopo aver investito nella riqualificazione energetica degli edifici scolastici, la vera spina nel fianco è la vulnerabilità sismica. Si tratta spesso di edifici vecchi o comunque privi di elementi strutturali in grado di rispondere a forti scosse telluriche. La legislazione impone di mettervi mano, ma la spesa è ingente. Basti pensare che, solo per interventi anti-sismici, la Provincia ha chiesto al ministero finanziamenti per un istituto scolastico di Iseo pari a 1,3 milioni, per il Bazoli-Polo di Desenzano (1,07 milioni), per una scuola di Chiari (1,3 milioni), per il don Milani di Montichiari (2,3 milioni) e per la palestra del Calini di Brescia (2 milioni).
Tra urgenze e elevato numero di studenti, queste sono le priorità della Provincia. «L’essere proprietari è un requisito essenziale per partecipare a questi bandi ministeriali. Solo per riqualificare il Lunardi a livello sismico ci vorranno due milioni, ma si tratta di finanziamenti che lo Stato copre al 100 per cento – spiega il consigliere delegato alle scuole, Filippo Ferrari – Sono previsti dall’ultima legge di stabilità, speriamo che vengano confermati». Già, perché con gli attuali trasferimenti statali la Provincia non può sostenere investimenti e manutenzione come negli anni precedenti alla riforma Delrio. Non a caso, la politica di superamento degli affitti – siano essi edifici o palestre – è un modo di recuperare risorse.
La fame di risorse è certificata dai bilanci e dalla necessità di nuovi interventi, come gli 800 mila euro inseriti tra le maggiori spese in conto capitale nel triennio 201820. «In questo caso l’intervento di edilizia scolastica più rilevante riguarda Palazzolo sull’Oglio: c’è già il progetto di una palestra da 500 mila euro» spiega Ferrari. Tra le altre voci, stavolta come «spese correnti», spunta anche mezzo milione di euro in più per il referendum sull’acqua pubblica che si terrà il 18 novembre prossimo. Ma ieri il Broletto ha dato il via libera anche al «tavolo tecnico» per lo sviluppo del trasporto aereo turistico nel Bresciano: l’interesse degli operatori privati era nato con Floating Piers, ora si tratta di capire se ci sono proposte concrete per questo mercato sul Garda e sul Sebino.
Mottinelli Pagavamo 230 mila d’affitto e così non si possono avere aiuti