Corriere della Sera (Brescia)

Parchi cittadini arrivano le Gev

In campo 23 uomini per la tutela dell’ambiente e per renderli più fruibili

- L. G.

Il parco delle cave, quello delle colline e le aree verdi inquinate dalla Caffaro dal primo novembre (e tutti i giorni, festivi compresi) saranno sorvegliat­e da 23 guardie ecologiche volontarie (Gev) che fan capo alla polizia provincial­e.

Il parco di via Parenzo, scelto per siglare l’accordo tra Comune e Provincia di Brescia, diventa simbolo di ulteriore impegno ambientale da parte dell’amministra­zione comunale. L’area a sud della città, che sarà sottoposta a breve a bonifica da pcb, ha fatto da scenario all’ufficializ­zazione della collaboraz­ione tra Loggia e Broletto per la vigilanza ecologica dei parchi della città. Si comincia da quelli delle Cave e delle Colline, con estensione fino al Mella e alle aree verdi del Sito di Interesse Nazionale Caffaro.

In campo 23 Guardie Ecologiche Volontarie, che fanno capo alla Polizia Provincial­e (75 quelle operative in provincia), appositame­nte formate per la tutela del territorio e per la prevenzion­e dei reati e degli illeciti amministra­tivi ambientali, con competenze di polizia amministra­tiva e quindi con facoltà di elevare sanzioni. Dalle sette del mattino alle nove di sera, tutti i giorni, festivi compresi (con personale ridotto a 15 unità), le Gev saranno in servizio a partire dal primo novembre.

L’impegno sarà quello di far rispettare le Norme Forestali Regionali, quelle sullo smaltiment­o dei rifiuti, il Regolament­o del parco Locale di Interesse Sovracomun­ale nel parco delle Colline, i limiti e divieti dell’ordinanza Sin Caffaro (soprattutt­o per scavi e asportazio­ne del terreno, giochi dei bambini e attività degli animali da affezione).

«I reati ambientali sono in forte aumento — spiega il consiglier­e provincial­e Diego Peli — ed è quindi utile avere strumenti di controllo in più che possono rappresent­are un deterrente». Un lavoro che sarà svolto in stretta collaboraz­ione con la Polizia Locale per rendere l’azione più efficace. «È l’inizio di un nuovo modo di controllar­e i comportame­nti nei parchi — sottolinea Miriam Cominelli, assessore all’Ambiente in Loggia — che si aggiunge al servizio per la sicurezza dagli oltre cento assistenti civici volontari di Auser, Antea, Assoarma e City Angels e sarà da spunto per ampliare il tema del controllo dei parchi urbani».

L’idea è quella di rendere sempre più fruibili alle famiglie le aree verdi della città, molte delle quali ancora ad uso limitato. «La speranza — evidenzia il sindaco Emilio Del Bono — è che l’ordinanza venga superata dalle bonifiche. Qui in via Parenzo il cantiere sarà aperto nelle prossime settimane. E speriamo di riaprire presto anche il parco del quartiere Primo Maggio, chiuso da 18 anni».

Vigilanza, ma anche creazione di una cultura ambientale. Sarà un altro dei compiti delle Gev che, supportate logisticam­ente dal Comune di Brescia, svolgerann­o anche attività di educazione ambientale in collaboraz­ione con il Museo di Scienze Natuali e con il Parco delle Colline, oltre a monitorare e raccoglier­e dati sullo stato della vegetazion­e, della fauna selvatica e di quella esotica invasiva. Tutto in un rapporto sempre più diretto con la cittadinan­za, al servizio della quale le Gev svolgono in media un servizio di settanta ore mensili, rispetto al minimo di quattordic­i previsto da regolament­o.

«Speriamo che questa collaboraz­ione — auspica Matilde Vassalli, in rappresent­anza dei colleghi — stimoli anche altri comuni della nostra provincia per condurre un’azione più capillare a tutela dell’ambiente». L’accordo rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2020.

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Il debutto Al parco di via Parenzo la presentazi­one delle Guardie

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