Periferie, migrazioni e relazioni: «Cosa ne dirà la gente?»
La comunità di NazioneIndiana, tra i principali blog collettivi di carattere letterario a livello nazionale, sbarca a Brescia sabato 27 e domenica 28 ottobre, nel cuore multietnico della città. Il cuore delle iniziative, tra arte e cultura, sarà infatti lo spazio C.A.R.M.E. di via Battaglie 61. Scelta non casuale, o che comunque si intreccia con il filo rosso che accompagna la due giorni — «Cosa ne dirà la gente?» — ovvero ragionare di periferie urbane e migrazioni non solo fisiche.
«L’idea del titolo — spiegano Gherardo Bortolotti e Maria Luisa Venuta, due degli animatori bresciani del blog — è nata dalla visione del film omonimo della regista pakistana Hiram Haq e da idee e spunti di riflessione condivisi in redazione sul periodo che stiamo vivendo, in cui le spinte verso l’innovazione e un futuro di idee libere e senza confini fanno a botte con nazionalismi, gabbie e un populismo che, a memoria, non ricordiamo di aver mai sperimentato».
Durante la due giorni numerosi saranno gli ospiti e tra questi ci sarà anche Helena Janeczek, blogger a sua volta di NazioneIndiana, che proprio quest’anno ha vinto il Premio Strega 2018 con il romanzo «La ragazza con la Leica» uscito per i tipi di Guanda. La due giorni di iniziative, secondo lo spirito di NazioneIndiana, si baserà su scambio e circolarità di idee. Ospiti e pubblico interverranno insomma in modo circolare e orizzontale. Sabato 27 (ore 16,30) il focus sarà sul contesto italiano e le migrazioni di seconda generazione. A ragionarne insieme al pubblico la stessa Helena Janeczek e il regista bresciano del pluripremiato «Talien» Elia Moutamid. Domenica 28 (ore 10) la riflessione riguarderà le periferie urbane e si concentrerà sul progetto di riqualificazione di via Milano «Oltre la strada». Tra gli ospiti lo scrittore Gianni Biondillo, l’urbanista Silvia Contarini, Domenico Bizzaro (cooperativa La Rete), Barbara Badiani (Università statale di Brescia) e la scrittrice Nadia Busato. Nella serata di sabato (ore 21 -22,30) nello spazio C.A.R.M.E. protagonista sarà invece la videoarte, con la proiezione di diversi cortometraggi a tema che potranno essere commentati insieme ai registi presenti in sala.
Ma perché il nome NazioneIndiana per un blog e una comunità di scrittori, videomaker, musicisti? «Perché ci piaceva l’idea di una nazione composta da molti popoli diversi — si legge sul blog — orgogliosamente diversi e orgogliosamente liberi di migrare attraverso le loro praterie intrecciando scambi e confronti, e a volte anche scontri».