«L’anima buona di Sezuan» apre la stagione del Ctb
Tre divinità che sono scese sulla terra per cercare almeno una persona davvero buona trovano soltanto, in tutto il Sezuan cinese, una piccola prostituta disposta a ospitarle per una notte. La donna, che si chiama Shen-Te, riceve in compenso una sommetta con cui si compra una tabaccheria, ma il suo cuor d’oro la mette subito nei guai.
Potrebbe essere questo il trailer di «L’anima buona del Sezuan» di Bertold Brecht, che il drammaturgo tedesco scrisse a cavallo tra il 1938 e il 1940 e andò in scena per la prima volta nel 1943 a Zurigo. L’opera — memorabile l’allestimento di Giorgio Strehler al Piccolo con Massimo Ranieri e Andrea Jonasson — inaugura martedì la nuova stagione di prosa (Sentieri teatrali è il titolo) del Ctb al Sociale. Una produzione del nostro Tric insieme a Ert Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione Le Belle Bandiere.
L’allestimento, presentato ieri, si avvale della elaborazione drammaturgica e dell’interpretazione di Elena Bucci, che firma anche la regia, affiancata da Marco Sgrosso, da sempre partner di ogni avventure scenica. I due, cresciuti all’ombra di Leo de Berardinis, dal 2005 sono legati al nostro teatro stabile da uno stretto rapporto artistico che ha sempre raccolto favorevoli consensi. «Lavorare con il Ctb — ha sottolineato la Bucci — è una forma di vortice virtuoso che stimola relazioni e qualità. Il teatro è un microcosmo in cui le identità trovano la giusta armonia. Si pensa che Brecht sia superato, noioso, difficile, invece questa sua opera è di grande attualità e affronta lo spinoso tema del confine tra il bene dei singoli e quello degli altri».
«Brecht è complicato ma necessario — ha detto Marco Sgrosso — in un tempo come il nostro in cui si incita spesso all’odio. Bene e male convivono dentro di noi e convivono sotto le maschere che indossiamo».
Con la Bucci e Sgrosso, sul palcoscenico ci saranno Maurizio Cardillo, Andrea De Luca, Nicoletta Fabbri, Federico Manfredi, Francesca Pica, Valerio Pietrovita, Marta Pizzigallo e Christian Ravaglioli che eseguirà le musiche dal vivo, senza dimenticare le 29 maschere disegnate da Stefano Perocco di Meduna. Il disegno luci è di Loredana Oddone, mentre Raffaele Bassetti ha curato la drammaturgia del suono.
Come sempre la rappresentazione — tenitura fino al 4 novembre — sarà affiancata da una serie di attività collaterali di approfondimento. Su www.centroteatralebresciano.it si troveranno tutte le informazioni.