Col coltello a scuola: fermato un papà
Si è presentato alterato nel pomeriggio a Roncadelle: «Voglio parlare con il preside»
Erano quasi le quattro del pomeriggio, la campanella (l’ultima) avrebbe trillato di lì a poco. Ma lui, piuttosto che aspettare fuori dal cancello i suoi due figli, ha pensato bene di «fare irruzione». Per di più armato di coltello.
Il panico è scattato all’istituto comprensivo Gianni Rodari di Roncadelle, dove il papà di un paio di alunni si è presentato in stato di evidentemente alterazione — presumibilmente dopo aver alzato un po’ troppo il gomito — brandendo la lama tra le mani e minacciando di usarla se le sue richieste fossero cadute nel vuoto. Pronunciava frasi senza senso, parole confuse. Ma su una cosa non pareva avesse intenzione di cedere: «Voglio vedere il preside, fatemi parlare con lui adesso», ripeteva. A scatenare la furia una motivazione molto particolare: l’uomo avrebbe lamentato lo stato di tossicodipendente del marito di un’inserviente della scuola. Un’accusa (peraltro falsa, hanno appurato gli inquirenti) espressa in modo assolutamente sconclusionato. Subito i bidelli hanno cercato di trattenerlo: uno di loro, 55 anni, è rimasto lievemente ferito e trasferito all’ospedale Sant’Anna in città. Gli insegnanti, nel frattempo, nonostante la campanella fosse suonata ormai da alcuni minuti hanno trattenuto in classe i bambini, che per fortuna non si sono accorti di nulla. Sul posto i carabinieri che hanno bloccato l’uomo, loro vecchia conoscenza. Per lui è pronta una denuncia. (m. rod.)