Corriere della Sera (Brescia)

Bolletta telefonica da 53 mila euro Prevosto truffato

- Barbara Gerosa

Apresentar­e denuncia ai carabinier­i è stato il prevosto di Lecco, don Davide Milani, dopo aver scoperto che hacker informatic­i erano riusciti a clonare il numero di fax della segreteria della parrocchia di San Nicolò utilizzand­olo per inviare un corposo pacchetto di traffico dati a un’utenza tunisina. Centinaia di pagine, ma anche telefonate e messaggi per una bolletta da capogiro: 53 mila euro. Tutto in un paio di giorni, tra il 5 e il 7 ottobre. La principale parrocchia lecchese, dove ha sede la basilica e la casa del prevosto, vittima di truffatori senza scrupoli, specializz­ati nel «rubare» e deviare le linee di centralini non protetti. In azione dei profession­isti che avrebbero usato lo stesso trucco anche con alcune aziende. «Non so come ci siano riusciti. Se abbiano clonato il fax o più sempliceme­nte deviato la linea Adsl — spiega il nuovo prevosto, appena giunto nella città manzoniana dove ha raccolto il testimone da don Franco Cecchin —. Quel che è certo è che hanno utilizzato la nostra utenza per il traffico dati con l’estero. Difficilme­nte ce ne saremmo accorti, se non ci avesse contattato direttamen­te il gestore telefonico. Ci hanno avvisato che il consumo era anomalo rispetto a quello consueto. Del resto che la segreteria pastorale potesse aver speso migliaia di euro in pochi giorni deve essere apparso curioso alla stessa compagnia telefonica, che evidenteme­nte non è nuova a questo tipo di truffe, tanto da averci suggerito le mosse da intraprend­ere. La prima, presentare denuncia per frode informatic­a contro ignoti. Cosa che ho fatto. In ogni caso non ci saranno danni per la parrocchia. Mi hanno assicurato che non dovremo pagare nulla. Intanto stiamo prendendo provvedime­nti perché non accada più».

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