Corriere della Sera (Brescia)

Germani spegne la Stella Rossa

Esaltante partita al Palaleones­sa che segna la prima vittoria della squadra di Diana nella competizio­ne internazio­nale. Partenza tutta in salita e poi una grande impresa

- Luca Bertelli

Un’impresa. La sintesi di una partita magica: la prima vittoria in Eurocup della Germani è contro una fuoriclass­e come la Stella Rossa di Bucarest. Brescia ha spento gli avversari dopo un’avvio difficile e un primo quarto da dimenticar­e. Poi la rinascita.

Pazza Germani amala. Contro la Stella Rossa, contro pronostico, contro ogni logica, dopo un avvio da horror. Ecco la vittoria della scossa, più che della svolta: sono scariche di adrenalina quelle che la Leonessa concede ai circa 2200 spettatori arrivati al Palaleones­sa preferendo il basket dal vivo al calcio in tv.

Eppure sembrava impossibil­e dopo cinque minuti. Pronti via, Brescia rimane negli spogliatoi mentre i serbi, in striscia positiva da 20 gare, volano sul 24-2 in un amen. Ma a una squadra (senza Vitali, influenzat­o) come la Germani, in cerca dell’equilibrio sulla trave, servono i cazzotti più delle carezze per rialzarsi. Tolti dal campo gli anonimi Ceron e Mika, è la cattiveria positiva di Moss e Beverly a trasformar­e la mattanza in una resurrezio­ne.

Il primo «parzialino», che conduce al dignitoso 15-31 del primo intervallo, è dei due nuovi entrati. È solo l’inizio. Ancora quei due, con l’ausilio di Sacchetti, allungano la striscia sino al 15-0. Escono i mattatori, resta accesa la scintilla in attacco e soprattutt­o in difesa (appena otto punti subiti nel secondo quarto): il primo sorpasso arriva a metà gara, la Germani conduce 39-38. Diana non abbandona Ceron e persino Mika, in odore di taglio con l’ipotesi consistent­e dell’arrivo di Jarvis Varnado nelle prossime ore. I serbi rimettono la testa avanti sul 4439. Brescia però c’è, fino alla fine. Allen pesca un paio di «triple» delle sue, Laquintana e Zerini sono gregari a cinque stelle. I canestri arrivano con il contagocce, i rimbalzi premiano chi ha più voglia. Moss e compagni ne hanno tantissima, si danno la spinta con i tre punti di Allen sulla sirena del terzo quarto e chiudono a chiave il ferro.

Nel momento del bisogno, Beverly torna Superman e porta la Germani dove non era mai saputa arrivare. Alla vittoria in Europa, la prima di sempre. Ottenuta come piace a Diana, con olio di gomito e la tuta blu. Sporchi, belli e cattivi: bentornati.

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Grinta Gerald Beverly (LaPresse)
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