Corriere della Sera (Brescia)

Dopo la Scala Annalisa Stroppa diventa Fenena nel Nabucco

- Fabio Larovere

Dopo il successo dello scorso anno alla Scala, il mezzosopra­no bresciano Annalisa Stroppa ( foto) torna a vestire i panni di Fenena nel «Nabucco» di Giuseppe Verdi oggi e domenica sul palco del teatro Verdi di Padova. «Sono molto felice di esibirmi qui, nella città dove ho vinto il Concorso Corradetti e sono tornata per cantare diverse volte: Norma nel 2015, Capuleti e Montecchi nel 2016 ed ora questo Nabucco. Si tratta di una produzione breve ma intensa: siamo tutti molto concentrat­i e stiamo lavorando a fondo con il regista Filippo Tonon e il direttore Jordi Bernàcer. Sarà un allestimen­to tradiziona­le ma con qualche aspetto moderno. Basti pensare che il mio personaggi­o è biondo e con i rasta». Quali i prossimi impegni? «In novembre parto per l’Argentina: sarò Adalgisa in Norma di Bellini sul palco del mitico Colon di Buenos Aires. Poi, torno a Padova per il mio debutto italiano in Cenerentol­a di Rossini, un ruolo magnifico che diversi teatri mi hanno richiesto in passato e che ora mi sento pronta ad affrontare». Peraltro, le due recite dell’opera rossiniana, il 29 e 31 dicembre, saranno dedicate al grande mezzosopra­no padovano Lucia Valentini Terrani: «Sento una grande responsabi­lità – dice Stroppa -: lei è una delle più grandi artiste di tutti i tempi, artiste nel senso completo della parola, ossia di voce e presenza scenica. Si dice una voce di altri tempi, perché sono cantanti dai quali possiamo apprendere l’importanza della parola, di come un suono sia legato a ciò che si sta dicendo. Per me è un idolo».

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