Braccio di ferro Lincei-Comune sull’hotel a quattro stelle
Non dovuto un milione per Imu e Ici Palazzo Marino ricorre in Cassazione
È una guerra a colpi di carta bollata quella tra Palazzo Marino e l’Accademia dei Lincei, la più antica istituzione scientifica del mondo. Una sfida all’ultimo grado di giudizio dopo che la Commissione tributaria regionale ha annullato due avvisi di accertamento del Comune per il mancato pagamento dell’Imu da parte dell’alta istituzione culturale. La parola adesso passa alla Cassazione.
Al centro della schermaglia c’è un albergo a quattro stelle, a due passi dai Giardini Montanelli, l’NH Milano Touring (già ex Jolly Touring) in via Tarchetti. L’edificio fa parte del patrimonio immobiliare dell’Accademia (e per la precisione del Fondo Feltrinelli) ed è stato affittato alla catena alberghiera Navarra Hotels che solo a Milano ospita otto strutture. Per il Comune, il proprietario deve pagare l’Imu, ossia l’imposta municipale unica. Per l’Accademia dei Lincei vale l’esatto contrario in base a una norma del 1944 che esentava l’istituto dal pagamento dei tributi «erariali, regionali e locali», tanto che dopo aver ricevuto due avvisi di accertamento per il mancato pagamento dell’Imu 2012 e 2013 per una cifra di 615.630 euro, presenta due ricorsi alla Commissione tributaria provinciale che però li respinge facendo riferimento a un decreto legislativo del 2011 che avrebbe modificato e superato la norma del 1944. Palazzo Marino non si limita all’Imu e invia avvisi di accertamento anche per gli anni precedenti. In questo caso si tratta dell’Ici. Il periodo in questione va dal 2008 al 2011. Anche la cifra si alza fino a raggiungere un totale di 1 milione e 107mila euro. A cui si dovranno aggiungere altri due accertamenti che verranno notificati nei prossimi giorni e riguardano l’Imu per il 2014 e il 2015.
Tutto concluso? Parrebbe di sì visto che la stessa Accademia dei Lincei, in pendenza dell’appello alla Commissione tributaria regionale, presenta domanda di definizione agevolata della lite procedendo al pagamento delle prime due rate (su tre) per un totale di 886mila euro. A cambiare però le carte in tavola arriva la legge di stabilità del 2018 che in un articolo riporta in vita la norma del 1944. «Le disposizioni dell’articolo 3 del decreto luogotenenziale 28 settembre 1944, n.359, continuano ad applicarsi a tutti i tributi erariali, regionali e locali vigenti, nonché ad ogni altro tributo di nuova istituzione, salva espressa deroga legislativa, dovuti dall’Accademia nazionale dei Lincei nell’ambito delle attività istituzionali dalla stessa esercitate non in regime di impresa». Proprio in base a questa norma la Commissione tributaria regionale, a fine maggio, dà ragione all’Accademia sottolineando che l’alto istituto non svolge attività d’impresa, che non c’è gestione diretta dell’immobile e quindi è esentata dal pagamento dei tributi locali. Sentenza che apre la porta a un possibile rimborso delle somme già versate da parte del Comune. Lo si evince dalla relazione finale al bilancio 2017 firmato dall’allora presidente Alberto Quadro Curzio dove viene evidenziato un disavanzo di 853mila euro «dovuto principalmente al pagamenti di 1 milione e 123 mila per la definizione agevolata relativa al Fondo Feltrinelli delle liti pendenti in materia di Ici e Imu in relazione a due immobili di proprietà siti nel comune di Siena e di Milano. Tale pagamento potrebbe essere oggetto di rimborso da parte dei due enti locali come specificato dall’entrata in vigore» della legge di stabilità. Richiesta di rimborso che chiaramente non piace a Palazzo Marino che a questo punto decide di portare tutto in Cassazione.
Patrimonio L’istituzione culturale è proprietaria dell’albergo NH Milano Touring di via Tarchetti