Software d’impresa, ecco Clarex «Insieme per un futuro nuovo»
Il «matrimonio» tra Regasta e Apex: «Così possiamo crescere»
Quando si condividono passioni, idee, strategie e una visione del futuro, non è difficile mettersi insieme. Anche tra aziende. È quello che è successo tra la bresciana Regesta e la modenese Apex. Tra le due realtà nessuna fusione o incorporazione, ma una partecipazione paritetica con tanta voglia di continuare a mettersi in gioco in un settore come quello dell’information technology che non corre, galoppa con continue accelerazioni.
È questo che si vuole fare con la neonata Clarex. «Immaginare il futuro, ma il saper guardare avanti non è per nulla scontato –— ha sottolineato Ilario Benetti, presidente di Apex — la sfida è proprio questa: con le competenze che già oggi abbiamo, sviluppare nuovi prodotti e nuovi processi». «Il nostro obiettivo è quello di diventare sempre di più mediatori culturali — gli ha fatto eco il presidente di Regesta, Francesco Brunelli — proponendo al mondo dell’impresa software ideati per supportare l’innovazione digitale favorendo l’evoluzione tecnologica, scardinano le consuetudini e facilitando, sempre all’interno delle aziende, quel passaggio culturale che è diventato sempre più indispensabile».
E se questo è il futuro, per entrambe le aziende alle spalle ci sono anni di crescita continua sia in termini di fatturati (6 milioni per Regesta nel 2017; oltre i 5 per Apex a settembre 2018) sia per il posizionamento nel mercato oltre ad un rapporto consolidato con Sap, leader mondiale nel settore dei softweare gestionali.
«Mettendoci insieme, grazie all’esperienza più che decennale di Regesta nel manufacturing e al know how specifico sul cloud di Apex, ci siamo completati — ha aggiunto il presidente Brunelli — Ora raggiungiamo una dimensione ideale per il nostro target di riferimento (medie aziende) e si allarga il nostro bacino, anche geografico, di opportunità». Sì, perché oltre alla gestione aziendale, alle imprese occorre sempre più saper «organizzare i flussi, gestire e interpretare grandi moli di dati, monitorare i processi all’interno dei dipartimenti, rendere efficace la condivisione delle informazioni. Questi — ha ricordato presidente di Apex, Benetti — sono solo alcuni punti cardine della trasformazione digitale che interessa il mondo dell’impresa». Ed è per la loro soluzione che è nata Clarex. L’anomalia di una società nata con 100 mila euro di capitale sociale e a partecipazione paritetica, non è un problema. Congiunta la risposta: «Molto spesso riceviamo proposte per vendere le nostre aziende ma noi abbiamo condiviso la scelta di fare individualmente un passo indietro per farne, insieme, tre in avanti».