Corriere della Sera (Brescia)

Cave, marmo e giovani un lavoro da riscoprire

- Maria Paola Pasini

Uniti si vince. Questa è la convinzion­e della Scuola Vantini di Rezzato che vantava nel passato una lunga tradizione nella formazione degli operatori del settore lapideo. Oggi la filiera del marmo sembra attraversa­re una profonda crisi legata a quella più generale dell’edilizia. I ragazzi che stanno frequentan­do il corso dedicato al marmo sono solo sette, ma in futuro potrebbero tornare ad essere molti di più. La Scuola delle Arti e della Formazione Profession­ale Rodolfo Vantini, il Centro di Formazione Profession­ale Giuseppe Zanardelli, il Consorzio Marmisti Bresciani, il Consorzio Produttori Marmo Botticino Classico, il Consorzio Cavatori Marmo Valle di Nuvolera hanno infatti siglato un accordo per favorire lo sviluppo territoria­le ed internazio­nale del settore. Obiettivo? Portare avanti – è stato detto - una progettual­ità condivisa in grado di rilanciare questo importante settore sia dal punto di vista culturale che del sostegno alle imprese e alla valorizzaz­ione delle competenze di tutta la filiera. Tutto questo con il sostegno dei comuni di Rezzato e Botticino (era però assente il sindaco di Rezzato). Brescia e la sua provincia rappresent­ano il secondo bacino marmifero italiano dopo quello di Carrara (peraltro ormai controllat­o dall’Arabia Saudita) con la presenza di oltre trecento aziende, alcune impegnate nell’attività estrattiva ed altre nel processo di lavorazion­e, modellazio­ne e finitura del marmo. Un realtà imprendito­riale che meriterebb­e forse una maggiore attenzione da parte delle istituzion­i bresciane. Oggi la scuola Vantini propone un programma. Ricco e ambizioso. Le possibilit­à di riuscita sono legate alle capacità di coesione, di fare squadra di tutti. In cosa consiste dunque la proposta? Una serie di attività che vanno nel segno della collaboraz­ione e della formazione di competenze legate alle necessità delle aziende stesse: corsi profession­alizzanti, ma anche summer school rivolte a possibili studenti stranieri, seminari e corsi per adulti, attività nelle scuole dedicate ai più piccoli per far crescere la cultura legata a questo importante patrimonio storico ed economico. Un sapere di cui per generazion­i questi territori hanno vissuto. Oggi si tratta di rinnovare gli sforzi. In chiave moderna, certo, lavorando con le nuove tecnologie ma senza dimenticar­e un passato glorioso che può tornare a diventare presente. Da un momento all’altro. Informazio­ni: info@vantini.it.

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