Corini rilancia Spalek, in panchina Tremolada Ai box anche Alfonso
Eugenio Corini cerca un’anima per il suo Brescia, il Cosenza l’ha avuta sin dal principio. Altrimenti non poteva avere alcuna speranza di salvarsi, in un campionato in cui ha rimesso piede dopo 15 anni. Ma, se si gioca a pallone, oggi al Rigamonti (dove «Genio» ha sempre vinto, contro Palermo e Padova), non ci dovrebbe essere partita: le Rondinelle sono più forti e non è solo un dato espresso dalla classifica («Adesso la costruisci — ha spiegato ieri il tecnico — ma la guardi solo ad aprile») bensì dal confronto tra le rose di due squadre agli antipodi. Tanta qualità da una parte; corsa e «garra» per i calabresi, in serie positiva da tre gare, ridisegnato con un 4-4-2 che non è un ode al «sacchismo» ma al pragmatismo, essenziale in Serie B. Alla concretezza bada anche Corini, che per la prima volta ha dovuto fare la conta dei disponibili. Tra i 19 convocati c’è persino il giovane attaccante Lorenzo Lucca (classe 2000): oltre a Gastaldello (in via di recupero) e Donnarumma restano ai box Alfonso, Lancini, Dall’Oglio, Ferrari e Belkheir. Titolare il primo, che verrà sostituito tra i pali da Andrenacci; sicuro subentrante il terzo, prezioso a Cittadella. Ma il tecnico ha pronta la mossa a sorpresa. Luca Tremolada torna in panchina, a debuttare dal via stavolta sarà Nikolas Spalek, pupillo del presidente Cellino. Da capire se giocherà trequartista oppure vi sarà un aggiustamento tattico, passando al 4-3-3 o al 4-2-31 con Ndoj più avanzato e Morosini largo. «Voglio spostare il limite, serve spirito combattivo», ha detto Corini. Stavolta, senza aspettare l’intervallo.