Corriere della Sera (Brescia)

Gioie e dolori: il Brescia vola la Germani ancora sotto

Terza sconfitta in quattro gare e martedì ancora coppa

- di L. Bertelli e D. Zanelli

Una giornata intensa di sport. Una giornata fatta di luci e ombre per le due squadre più rappresent­ative della citta: il Brescia calcio e la Germani basket. Nel pomeriggio le rondinelle si impongono con cinismo 1-0 sul Cosenza e mettono le ali in campionato. In serata la Germani non bissa il miracolo di Eurocup e soccombe in casa contro Avellino.

Fa sempre male perdere, soprattutt­o quando dimostri di essere più squadra del tuo avversario. Non più forte, ma più coeso sì. Nella pallacanes­tro, se è vero che il talento non basta da solo, le qualità individual­i contano però eccome quando le gambe non girano più. Così la Germani, bella come non mai per un quarto e mezzo, cede in volata alla classe di Avellino, più talentuosa, esperta e fisica quando la palla scottava. Una sconfitta che brucia, il 77-74 rende bene l’idea di una sfida intensa dove la differenza l’hanno fatta i centimetri. Brescia ha sbagliato tre liberi nel convulso arrivo a testa a testa, due con Luca Vitali (peraltro il migliore) e uno con David Moss, il capitano, in difficoltà a lungo e poi pronto a riaprire i giochi. Al redde rationem gli americani della Sidigas hanno risposto presente: strepitosi Cole e Sykes, decisivi sotto canestro Green e Costello. Hamilton era invece assente nel momento del giudizio, Allen si è presto, il colpo estivo Abass era in panchina. La vecchia guardia, stavolta, da sola non è bastata. E la terza sconfitta in quattro giornate di campionato lascia ben sperare per il futuro, spinge anche gli oltre 4 mila del Palaleones­sa (miglior risultato stagionale sugli spalti) ad applaudire comunque, all’ultima sirena. Ma non lenisce il dolore. Sembrava una serata magica, in avvio. La Germani un’orchestra perfetta, con lo spartito distribuit­o dal ritrovato direttore d’orchestra Luca Vitali. Persino il tanto discusso Eric Mika fornisce una prova di spessore, sono i già citati Hamilton e Abass a non accendersi mai: dall’altra parte, invece, Cole (ex campione Nba) e Sykes si ridestano dal torpore quando Avellino è sotto di 12 punti. Nonostante un maestoso Sacchetti, la rimonta irpina avanza a valanga tra secondo e terzo quarto: aggancio, sorpasso e mini fuga subito rintuzzata da Brescia. Finale tutto da raccontare: ospiti avanti di 6 punti sul 71-65, Vitali rintuzza sino al 71-69, poi un libero di Costello, il dominio dei lunghi ospiti e una bomba di Sykes sembrano mandare i titoli di coda sul 75-69 a 54 secondi dal termine. Entra in scena però David Moss: gioco da 4 punti, un libero segnato e uno fallito. Sul meno uno, va in lunetta Sykes che segna il primo e sbaglia il secondo ma viene sorretto dai suoi lunghi: Avellino guadagna ancora una lunghezza e i tentativi disperati per il pareggio di Hamilton e Vitali sono imprecisi. Titoli di coda. E tanta rabbia, anche se tra due giorni si gioca già, a Ulm, in Germania, nella sfida cruciale per il destino in Eurocup.

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 ??  ?? L’esultanza e lo sconforto Brescia e la Germani, stati d’animo contrappos­ti (LaPresse e Ciamillo)
L’esultanza e lo sconforto Brescia e la Germani, stati d’animo contrappos­ti (LaPresse e Ciamillo)
 ??  ?? Grinta e sfortuna Non sono bastati i 10 punti di Byron Allen (LaPresse)
Grinta e sfortuna Non sono bastati i 10 punti di Byron Allen (LaPresse)

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