Corriere della Sera (Brescia)

Olivari: «Metalmecca­nici, no al referendum Spero in un percorso condiviso con la Fiom»

Il segretario Cisl-Fim: Qui si fa ancora differenza fra democrazia diretta e di rappresent­anza

- Di Roberto Giulietti

Stefano Olivari, 45 anni, da marzo è alla guida della Fim di Brescia, il sindacato dei metalmecca­nici della Cisl. E all’orizzonte c’è il rinnovo del contratto di Cnh Industrial, che a Brescia riguarda la sede dell’Iveco.

Uniti o divisi con i metalmecca­nici della Cgil?

«La Fiom ha presentato una propria piattaform­a, noi la nostra. Spero però in un percorso come quello per il contratto di Federmecca­nica: due strade che partono parallele, ma che alla fine convergono. Qualsiasi accordo deve comunque essere sottoscrit­to dalle Rsu che hanno il potere e il diritto per farlo. Qui a Brescia si fa ancora la differenza fra democrazia diretta e di rappresent­anza e così si ricorre strumental­mente al referendum tra i lavoratori».

Il referendum come pura demagogia?

«Il fatto è che paradossal­mente il referendum elude la partecipaz­ione. I lavoratori si limitano a un ‘sì’ o a un ‘no’. Ma allora dove sta la partecipaz­ione? La condivisio­ne deve partire dalla fase contrattua­le e continuare lungo tutto il processo, è lì che vanno raccolte le istanze dei lavoratori, anche affrontand­o tematiche scomode per le organizzaz­ioni sindacali».

Parliamo della partecipaz­ione che volete.

«Prendiamo il premio variabile, che non è definibile a priori e sui cui obbiettivi i lavoratori vanno coinvolti. Per la Fim il tema è attuale e può diventare il grimaldell­o che possiamo usare per cominciare a sederci al tavolo della partecipaz­ione aziendale».

Un tema importante per la Fim…

«A me piace parlare di ‘conflitto partecipat­ivo’, un ossimoro che rende bene l’idea. Perché oggi i lavoratori vogliono che la loro voce, la loro forza, la loro esperienza vengano ascoltate. Non sono solo lavoratori a cui si chiede una prestazion­e, ma protagonis­ti come persone. Sono convinto che sia un risultato raggiungib­ile e il sindacato deve avere un ruolo determinan­te».

E per quanto riguarda flessibili­tà-precarietà?

«Diciamo sì alla flessibili­tà concordata con i sindacati e un gigantesco no alla precarietà. Mettere degli stop ai tempi determinat­i e obbligare ad assumere ottiene l’effetto contrario. Sono convinto che nel pacchetto di soluzioni debba essere inserita una vera formazione di tutti i lavoratori».

Le battaglie

La Cisl è favorevole alla flessibili­tà ma contraria allo stop ai tempi determinat­i

 ??  ?? Sindacato Stefano Olivari, 45 anni
Sindacato Stefano Olivari, 45 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy