Abbattuti 50 alberi al mese Controlli extra dopo i crolli
Età, difetti strutturali e danni: 15 mila sorvegliati speciali Maran: «Più ispezioni nel 2018» Radici liberate da auto e cemento, i paletti nel regolamento del verde
Sono i sorvegliati speciali. Classificati con la sigla C1 e con le lettere C/D. In tutto sono 15.304. Alberi che nel primo caso presentano «rilevanti difetti di portamento e strutturali» che si possono rapidamente aggravare nel caso non si intervenga subito e richiedono accertamenti annuali. Nel secondo segnalano una gravità elevata tanto che devono essere controllati ogni sei mesi. All’ultimo posto ci sono i «condannati», la lettera scarlatta che li rappresenta è la sola D. Per loro non c’è altra via che l’abbattimento e la successiva ripiantumatura.
L’ondata di maltempo che ha colpito la città in questi giorni ha fatto strage di alberi. Ne sono caduti 50 nel giro di 72 ore. Per fortuna, senza feriti gravi. Ma come funziona il controllo delle piante ammalorate? Quanti controlli si fanno in un anno? Sul sito di Palazzo Marino, forse uno dei più aggiornati per quanto riguarda il verde, c’è il censimento completo degli alberi. In totale sono 464.761 di cui 234.837 gestiti dal Comune. Di questi, ben 68mila presidiano le strade della città mentre gli altri si trovano nei parchi e nelle aree giochi. In tutto gli alberi soggetti a controlli sono 42.137 e il metodo utilizzato per l’accertamento della «salute» delle piante è il Vta(Visual Tree Assessment), una procedura riconosciuta a livello internazionale che li classifica in base al loro stato. Si va dalla A alla D. Ogni categoria comporta una periodicità dei controlli. La A ogni cinque anni. La C un controllo annuale e riguarda 15.234 piante. La C/D ogni sei mesi con 70 piante. La D, l’abbattimento immediato. Nel 2018, da gennaio a ottobre, gli alberi abbattuti sono stati 503. In tutto il 2017, la cifra è arrivata a 837. «Il fatto che ci siano stati meno abbattimenti non significa che ci siano stati meno controlli - dice l’assessore al
Verde, Pierfrancesco Maran perché il numero dei controlli e dei relativi accertamenti sullo stato di salute degli alberi è stato pù alto nel 2018 che nel 2017. Per la precisione 22.118 controlli su 19.527 alberi nel 2017 e 23.196 su 22.607 alberi nel 2018. E stiamo parlando del solo periodo che va da gennaio a ottobre». E aggiunge: «Nel corso del recente evento meteorologico sono caduti alberi sani prevalentemente in aree verdi, non oggetto di approfondite verifiche strumentali, ma di semplici controlli fitosanitari. Anche dopo il taglio, sulla base dei dati in nostro possesso, non hanno mostrato difetti strutturali eventualmente riscontrabili con le analisi strumentali. La particolare forza del vento e le precipitazioni accentuate dei giorni precedenti hanno creato le condizioni per il ribaltamento delle piante intere con la zolla completa. Ricordo invece che gli alberi in strada vengono sottoposti a controlli periodici». Fatto sta che dopo il maltempo di questi giorni il «protocollo» della gestione del verde (affidato a un global service) prevede un aumento del monitoraggio. «Soprattutto per quegli alberi che si trovano vicini a quelli caduti per verificare se c’è stato un indebolimento strutturale» spiega l’assessore.
Con il nuovo regolamento del verde, qualcosa è destinato a cambiare. Soprattutto per gli alberi in strada. Il regolamento aumenta la distanza tra le radici delle piante e l’asfalto, perché una delle cause di ammaloramento è proprio dovuto alla sofferenza delle radici. «E altre cause sono i lavori stradali, ma anche la sosta delle auto sotto gli alberi - continua Maran - e non ultimi i dehor. Gestire il verde in una città è complesso ed è necessario che tutti ci diamo una mano. Perché per una settimana dove si chiede di tagliare gli alberi pericolanti, per le altre 51 veniamo criticati perché abbattiamo un albero che poi viene ripiantumato. Anche il tema sollevato dagli ambientalisti di sostituire i filari ormai consunti è giusto. Ma vi ricordate cosa è successo in via Mac Mahon?».