Exploit del turismo Nasce un’agenzia Comune-privati sul modello Londra
Gli obiettivi: investimenti e accoglienza
Afine settembre il tetto dei cinque milioni di visitatori è già a un soffio (4.935.006). Milano punta forte sul turismo e sulla sua nuova immagine di città glamour, vivace, dinamica. Persino bella. Il sindaco ieri ha rispolverato un suo vecchio progetto:un’agenzia di promozione del territorio e del turismo simile a quella inglese «London&partners». «Sarà un’iniziativa tra Comune e Camera di Commercio, ma non solo — ha spiegato ieri il sindaco Beppe Sala, a margine della cerimonia del 2 novembre al Famedio —, perché ad esempio interverrà anche Sea con il suo ruolo di gestore degli aeroporti». Il sindaco non ha voluto rivelare il nome dell’agenzia, ma ha assicurato che i contatti con i soggetti potenzialmente interessati si moltiplicano. «In queste settimane abbiamo messo a punto le linee di indirizzo», ha concluso.
Il turismo è un business e non solo per il più 7,2 per cento di crescita annua del numero di presenze che verosimilmente porterà il dato finale del 2018 a sfiorare la quotarecord dei sette milioni di visitatori (erano 6,2 alla fine del 2017). Aumentano anche le imprese del settore, alberghi e fatturati. Una società per sfruttare l’onda, dunque.
Sarà a guida pubblica, la futura agenzia per il turismo milanese, e nascerà su impulso di Palazzo Marino e della Camera di Commercio. Si occuperà di incrementare gli arrivi in città, certo, ma anche di attrarre capitali e di garantire uno standard minimo di qualità offerto al turista. Il Comune distaccherà dal proprio organico anche un certo numero di dipendenti «prestandoli» all’agenzia, metterà a disposizione il logo della città, e si riserverà anche un ruolo di cabina di regia e di decisore finale in merito agli investimenti. Nei piani del sindaco, approvate le linee-guida, la società dovrebbe decollare entro la fine dell’anno.
Anche perché la storia parte da lontano. In una delle sue prime missioni all’estero, Sala aveva incontrato nella capitale inglese i vertici di «London & Partners» (visita peraltro ricambiata dai manager nella primavera scorsa). Proprio in quella trasferta londinese il sindaco annunciò la volontà di «copiare» quel modello per sviluppare il turismo sotto la Madonnina. I ritardi accumulati nel corso dei mesi sono anche dovuti al cambio in corsa nella casella del direttore del Marketing metropolitano dopo che Claudia Ferrazzi ha lasciato Palazzo Marino per entrare nello staff del presidente francese Emmanuel Macron. Al suo posto, dalla Nike, è arrivato Luca Martinazzoli. Il modello dell’agenzia britannica è fondato sulla partecipazione azionaria di tanti privati, ma in Italia la legge Madia pone paletti stretti nella costituzione di società miste a capitale pubblico-privato. Per questa ragione Palazzo Marino starebbe ora ripiegando sull’idea di una agenzia pubblica ma aperta al contributo economico e strategico degli operatori del settore.
«L’eredità del mio mandato, innanzitutto, sarà l’internazionalizzazione di Milano in termini di investimenti dall’estero e aumento dei turisti, frutto anche del mio lavoro per l’Expo» ha ribadito di recente il sindaco intervistato da Il Giorno. La strada che porta a Londra è ancora lunga, ma i dati sono confortanti e il 2019, con le celebrazioni del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, è atteso come l’anno dei record in fatto di presenze turistiche.