La povertà è giovane Il Calabrone propone tre giorni di riflessione
Piero Zanelli resta nel consiglio di amministrazione ma alla guida della cooperativa il Calabrone da qualche settimana ci sono come presidente Alessandro Augelli, 42 anni, e Angelo Mattei, 45 anni, come coordinatore generale. Non un passaggio generazionale ma un percorso condiviso per proseguire con il cammino fatto fino ad oggi e immaginare nuove strade da indagare. Oggi la cooperativa è realtà solida, grazie ai 60 soci, ai 50 operatori e alle centinaia di volontari che vi ruotano intorno. L’impronta, non potrebbe essere altrimenti, è quella tracciata da don Piero Verzeletti nel 1981, anno di fondazione della cooperativa, nel guardare al disagio giovanile e alle nuove povertà che si facevano avanti. «I dati del recente rapporto Caritas dicono che oggi un povero su due è giovane — ricorda Augelli —, mentre una ricerca curata dalla cooperativa lo scorso anno ha evidenziato che anche nella fascia giovanile della così detta normalità oggi il malessere non è più un’area residuale, ma sta aumentando nelle sue diverse manifestazioni». Magari con episodi di autolesionismo, come hanno dichiarato due giovani su dieci (19,7% delle risposte). Sono queste evidenze che portano Il Calabrone ad occuparsi di giovani e che pongono con forza interrogativi sul presente e sul futuro da realizzare. L’ottava edizione di «Incontri di pensiero» promossa dalla cooperativa - in programma il 10, il 17 e il 24 novembre alle 17,30 agli Artigianelli — proverà a ragionare del presente per costruire futuro. A intervenire saranno il ricercatore Gino Mazzoli, la sociologa Vincenza Pellegrino e il sociologo Aldo Bonomi. Molto è da fare, ma serve attenzione condivisa. «Abbiamo un servizio per minori non accompagnati a metà servizio - osserva Augelli -, sappiamo che servo ma non abbiamo indicazioni». Un richiamo al clima generale nazionale ma anche alle disattenzioni della politica locale. (t.b.)