Nuovo centro commerciale piccoli negozianti in ansia
Apre mercoledì. Altri 150 mila euro da investire al Don Bosco. Negozianti in ansia per il contraccolpo
Conto alla rovescia per l’apertura del nuovo centro commerciale Flaminia, casa della Coop e di altri venti negozi. I piccoli commercianti del quartiere Don Bosco temono contraccolpi nell’immediato. Nel frattempo la Loggia ha pensato ad un’iniziativa di marketing per tutte le attività commerciali della rigenerata via Corsica con tanto di slogan («In centro, a due passi dal centro») nel tentativo di valorizzarle nei confronti dell’arrivo dell’ennesimo «non luogo».
«In centro, a due passi dal centro» recita lo slogan pensato dalla Loggia e dal quartiere Don Bosco per valorizzare le 65 attività commerciali presenti lungo via Corsica, che diventano quasi 150 se si tiene conto anche di via Sardegna e via Cefalonia. Slogan che però è applicabile anche al nuovo centro commerciale Flaminia, che aprirà i battenti mercoledì prossimo, dove troverà casa il supermercato Coop e altre venti vetrine tra negozi di abbigliamento, articoli sportivi (c’è anche una clinica dentistica). Ed i contraccolpi, per i commercianti locali, saranno tutti da valutare. «Certo tra loro c’è preoccupazione» taglia corto il presidente del consiglio di quartiere Don Bosco, Daniele Moratto, che ieri ha partecipato alla presentazione del nuovo Brand per via Corsica insieme a sindaco ed assessore al Commercio.
Vero è che non si tratta di un nuovo centro commerciale ma in sostanza del trasferimento nel vecchio «Flaminia», oggi presente tra via Salgari e via Corsica (dove Coop il prossimo anno intende aprire il suo Brico-Io, con attrezzi per hobbistica e giardinaggio). Ma spaventa comunque l’«effetto novità» abbinato strategicamente all’arrivo del periodo dello shopping natalizio: anche i clienti più fedeli dei piccoli negozi di vicinato difficilmente resisteranno alle sirene del luccicante colosso di vetro, legno e cemento. Anche se è sulla «lunga distanza» che poi il centro commerciale dovrà fare i conti con la tenuta degli affari. Ne sa qualcosa il vicino Freccia Rossa, che sta facendo i conti con una crisi accelerata dall’apertura, nel settembre 2016, di Elnòs a Roncadelle. Centro commerciale tempio della moda giovanilista (e non solo) dove però Coop se n’è andata il primo luglio scorso. Anche se siamo nell’era del «turbocapitalismo» e dell’acquisto compulsivo, non pare esserci spazio per tutti. Anche se nei prossimi quattro anni apriranno in città altre 40 mila metri quadrati di vetrine, per la gran parte supermercati dedicati al food, tra cui un Lidl nella vicina via Zara a due passi dalla nuova Coop, Italmark e Coop in piazza Vittoria, Aldi vicino a via Milano, e ancora, il triplicamento dell’ Italmark a Ponte Crotte e l’Esselunga in via Triumplina.
Sia chiaro, l’amministrazione può arginare (con il Pgt) ma non evitare le iniziative di libero mercato e cerca quindi di ottenere il massimo consentito in termini di oneri di urbanizzazione. È quello che ha fatto con l’Esselunga in via Triumplina, ottenendo diversi milioncini per la sistemazione della viabilità. Ed è quello che ha fatto con Coop (per l’esattezza con la «sua» Immobiliare Turchese e Nau, proprietaria dei Magazzini Generali) tra via Dalmazia, via Corsica e via Don Bosco. Anche qui sono stati ottenuti oltre 4 milioni di lavori tra rotatorie (che hanno reso il traffico più scorrevole) e piste ciclabili.
In relazione al nuovo Flaminia la Loggia ha spuntato altri benefit per il quartiere. Innanzi tutto la servitù di uso pubblico per il parco da 17mila metri quadrati che verrà realizzato a fianco del centro commerciale, con tanto di piastra polivalente per pallacanestro e pallavolo (dovrebbe essere consegnato la prossima primavera). Non solo. Anche la galleria che attraversa il centro commerciale (1600 metri quadrati) sarà manutenuta obbligatoriamente dall’Immobiliare Turchese ma di libero accesso a tutti i bresciani, che potranno utilizzarla eventualmente come «scorciatoia» pedonale tra via Salgari e via Don Bosco. Dovrà rimanere aperta sempre dalle 8 di mattina alle 21 (fino alle 22 quando sarà pronto il parco pubblico). La società di Coop inoltre stanzierà alla Loggia circa 100 mila euro «per servizi formativi a favore di startup giovanili da attivare nel centro storico». Inoltre darà 150 mila euro come «contributo per il miglioramento delle attrezzature di interesse pubblico particolarmente qualificanti all’interno del quartiere Don Bosco». Soldi che nella precedente convenzione avrebbero dovuto andare ai Salesiani, i quali avrebbero dovuto mettere a disposizione o un campo da calcio (dove gioca la Bettinzoli, che a fine stagione se ne andrà) o lo spazio per realizzarne uno nuovo.
La rigenerazione dell’area degli ex Magazzini Generali però è tutt’altro che completata. Resta da capire cosa farà Nuovi Assetti Urbani (Nau), la società che dovrebbe realizzare i depositi di Brescia Musei e del Ctb sotto le Casere (opera attesa da quasi due anni) e che sulla carta ha la possibilità di realizzare altri 51 mila metri quadrati di palazzoni residenziali ed uffici. Pare che ci sia una società immobiliare pronta ad affiancare Nau per sfruttare le capacità edificatorie. E tra diversi anni potrebbe esserci anche il passaggio del tram a rendere più sostenibile il quartiere.