Corriere della Sera (Brescia)

Scuole, ecco gli istituti migliori

Il Bagatta di Desenzano si conferma al top fra i «classici», la provincia fa meglio della città

- Di Thomas Bendinelli

Gli istituti superiori? Meglio quelli della provincia. Le scuole paritarie? Solo il Don Bosco svetta fra i tecnici. È la sintesi di Eduscopio 2018 a cura della Fondazione Agnelli che mette in relazione le scuole in base al profitto universita­rio e al lavoro trovato dai suoi diplomati.

IConsulta la classifica completata con il confronto con l’indagine «Eduscopio 2017» l Bagatta di Desenzano primo dei classici, il Golgi di Breno tra gli scientific­i, il Capirola di Ghedi nelle Scienze Umane, il Fermi di Salò tra gli istituti tecnici a indirizzo economico e il Beretta di Gardone Val Trompia tra quelli a indirizzo tecnologic­o. Sui gradini più alti del podio, anche quest’anno, c’è molta provincia e pochissima città.

E, dai tecnici ai profession­ali passando per i licei, in classifica ci sono solo scuole pubbliche. Le private sono sempre in fondo o quasi, con l’eccezione del Don Bosco di Brescia che risulta primo nella classifica degli esiti lavorativi tra gli istituti tecnici economici. Tante conferme insomma, e pochi slittament­i di classifica, registra Eduscopio 2018, il rapporto curato dalla Fondazione Giovanni Agnelli sulle scuole italiane consultabi­le pubblicame­nte da questa mattina (www.eduscopio.it). Il rapporto non traccia improbabil­i classifich­e nazionali ma si propone come strumento a disposizio­ne di studenti e famiglie per individuar­e scuola e indirizzo di studio vicino a casa, fino a un massimo di 30 chilometri.

Un lavoro imponente, per il quale i ricercator­i della Fondazione Agnelli hanno analizzato i dati di circa 1,2 milioni di diplomati italiani di scuole statali e paritarie in tre successivi anni scolastici (dal 2012/13 al 2014/15). La classifica, quella che mette in fila le scuole per indirizzo, viene stilata valutando (con i dovuti pesi) quanti esami universita­ri hanno superato gli studenti (velocità) ma anche come li hanno superati (profitto). Questo, ovviamente, per le scuole che tradiziona­lmente portano all’università. Per ogni scuola, al di là del posizionam­ento, vengono fornite tutte una serie di indicazion­i utili.

Nei classici il podio è identico allo scorso anno (Bagatta di Desenzano, Arnaldo di Brescia e Fermi di Salò) ma cliccando sulle singole scuole si osservano quali percorsi universita­ri sono stati privilegia­ti, il voto medio di maturità e quanti sono stati i diplomati in regola, quanti cioè hanno concluso gli studi regolarmen­te, osservando quindi anche una sorta di «tasso di inclusivit­à».

All’Arnaldo, secondo in graduatori­a nei classici, il tasso di inclusivit­à è maggiore che non al Bagatta. Proseguend­o con le analisi per indirizzi, tra gli scientific­i il primo posto è ancora del Golgi di Breno, seguito dal Don Milani di Montichiar­i e dal Marzoli di Palazzolo. Il Calini, che lo scorso anno era terzo, è scivolato in quarta, e per trovare gli altri due licei cittadini, il Copernico e il Leonardo, bisogna scendere fino all’ottava e alla 14esima posizione. Tra le novità di quest’anno la classifica dedicata agli scientific­i in Scienze Applicate: primo l’Antonietti di Iseo, secondo il Marzoli, terzo l’Olivelli di Darfo Boario. Nelle Scienze Umane primo è il Capirola di Ghedi, seguito da Gigli (Rovato, lo scorso anno settimo) e Golgi (Breno, lo scorso anno primo). Per le Scienze umane opzione economico sociale primo è il Don Milani di Montichiar­i.

Al linguistic­o primo è il Fermi di Salò, seguito dal Leonardo. All’artistico primo è il Leonardo, ma i concorrent­i sono tre e quindi tutti sono finiti sul podio. Per l’indirizzo tecnico economico il Bazoli di Desenzano è primo (lo scorso anno era il Meneghini di Edolo), nel tecnologic­o il gradino più alto del podio è per il Beretta di Gardone (nel 2017 l’Antonietti di Iseo).

Gli scostament­i Fra gli scientific­i il Calini perde una posizione Nelle scienze applicate primo l’Antonietti-Iseo

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