Pink Floyd Il lato «dark» di una leggenda
Damian Darlington aveva poco più di tredici anni quando cadde per la prima volta nelle profondità di The Wall. Un abisso di chitarre, di giri di basso possenti, grida, campionamenti e rumori intrecciati attorno a una fuga psichedelica che sfondò definitivamente il muro delle convenzioni nella musica rock. Era il mese di dicembre del 1979. Da allora la vita di Darlington, un ragazzino di Middlesbrough, Teesside, nel nord est del Regno Unito, come in un salto irreversibile non si è più potuta slegare dal suono e dalle canzoni dei Pink Floyd.
Domani sera il musicista, chitarrista e cantante inglese sarà a Brescia, alle 21.30 sul palcoscenico del Gran Teatro Morato di via San Zeno, con i suoi Brit Floyd, per la critica internazionale il più grande tributo all’epopea della band britannica (biglietti disponibili sul circuito online Ticketmaster: costano da 31,99 a 49,22 euro, diritti di prevendita e commissioni incluse. Informazioni sul sito granteatromorato.com).
Un’esperienza cominciata nel 2011 a Liverpool sulle ceneri di un progetto precedente: dopo anni di concerti nei pub e nei club di mezza Inghilterra, esplorando dimensioni diverse, dal country al jazz, Darlington nel 1994 prende parte al The Australian Pink Floyd Show. «Ma sentivo che si poteva fare ancora meglio» ha dichiarato tempo fa lo stesso Darlington. Solo anni dopo con i Brit Floyd l’attenzione al dettaglio si affina, cercando di interpretare al massimo, non solo con gli arrangiamenti, i pezzi di Roger Waters e compagni. Lo spettacolo diventa un viaggio emotivo di musica, immagini, luci e laser nei paesaggi del repertorio Pink Floyd. «Abbiamo sempre lavorato molto sull’aspetto visivo — ha spiegato la band —. Ogni volta che prepariamo un tour partiamo solitamente dalle canzoni che scegliamo di suonare e intorno ci costruiamo lo show». Con Eclipse World Tour 2018 il mega gruppo torna in Italia per celebrare i quarantacinque anni dall’uscita di The dark side of the moon, pubblicato nel 1973. Con oltre 45 milioni di copie vendute nel mondo, il disco è considerato da molti il più grande album rock della storia. Sicuramente l’undicesimo capitolo della discografia floydiana resta un capolavoro ambizioso e fuori dalle righe, che ha rotto gli schemi e rimodellato i canoni del genere, consacrando i Pink Floyd come uno dei migliori gruppi musicali di sempre. Nella scaletta di stasera, oltre ai brani di The dark side of the moon, anche pietre miliari tratte da Wish you were here, Animals,The Wall e The Division Bell.