Bozzoli, relazioni agli atti Si va verso la chiusura

Tre anni dopo si avvicina la svolta. La chiusura indagini è prevista nelle prossime settimane e tutto si profila tranne che una richiesta di archiviazione, dopo l’avocazione del fascicolo da parte del procuratore generale. L’imprenditore Mario Bozzoli scomparve dalla fonderia di famiglia, a Marcheno, la sera dell’8 ottobre 2015. Il fulcro dell’inchiesta bis è agli atti, anche le consulenze tecniche sono state depositate: quella medico legale, per la quale nessuna traccia è stata trovata nel forno più grande della fabbrica (o vicino), cioè là dove la procura ha ipotizzato potesse essere fatto sparire il corpo: se lì fosse stato ucciso,per gli esperti avrebbe dovuto essercene traccia. Ma sulla scrivania del pg ci sono pure la consulenza dell’archeologo forense e del tecnico che ha esaminato le telecamere: sono state «spostate» prima dalla scomparsa di Mario. Da remoto, grazie ai codici. Negli ultimi mesi sarebbero stati dunque raccolti indizi inediti, anche sul movente: economico. Non a caso il pg ha avocato anche una maxi inchiesta fiscale che risale al 2014 e vedeva indagati anche Bozzoli, il fratello e i due nipoti Alex e Giacomo (questi ultimi indagati per omicidio e distruzione di cadavere con altrettanti operai, Oscar Maggi e Aboyage «Abu» Akwasi). (m.rod.)