Tram e project financing «Progetto sostenibile»
Brescia Mobilità ed Fs il 31 ottobre hanno presentato alla Loggia un progetto di project financing per la progettazione e la realizzazione di due linee tramviarie (21 km in tutto): una che dall’Oltremella arriva alla Fiera, l’altra dall’Oltremella a S.Eufemia, passando per la stazione. Il Comune entro fine anno invierà l’iter al ministero per accedere ai fondi pubblici (possono arrivare fino a 180 milioni ma ne servono circa 400 per l’intera tratta). Un’infrastruttura prevista nel Pums che farebbe di Brescia (che già possiede il metrò) una delle città con la mobilità più sostenibile d’Europa. Il presidente di Brescia Mobilità, Carlo Scarpa, entra nel dettaglio dell’operazione. Presidente, perché si è scelto lo strumento del project financing ?
«È l’unica forma per rendere sostenibile il progetto ma non è un gioco di prestigio. Oggi il Comune, visti i mutui ancora accesi per il metrò ed il patto di stabilità non può indebitarsi ulteriormente. L’opera sarebbe finanziata da una società partecipata da Bs mobilità, Fs, ed eventualmente partner industriali o fondi infrastrutturali. Logicamente chi mette i soldi non lo fa per beneficienza: i ricavi arriveranno in parte dai biglietti (per il 40%), in parte dai contributi della Regione ma anche del Comune, che potrà partecipare alla spesa in modo più cospicuo una volta estinto il primo mutuo metrò, nel 2032. Si partirà comunque con i contributi governativi».
Tempi e stime di traffico?
«Sarà operativo nel 2027. Ma il Comune può decidere di avanzare per stralci, realizzando prima solo la linea OltremellaFiera (dove ci sarà un deposito)dal costo di 200 milioni ed con tempi molto inferiori. I passeggeri, uno studio da noi commissionato prevede ben oltre i 10 milioni l’anno». (p.gor.)