«Il settimo sigillo», la rinascita di un capolavoro
Il settimo sigillo di Ingmar Bergman torna al cinema in versione restaurata per festeggiare il centenario della nascita del regista svedese. La pellicola è stata restaurata dallo Svenska Filminstitutet e fa parte del progetto «Il cinema ritrovato», promosso dalla Cineteca di Bologna. Realizzato nel 1957, il film racconta del cavaliere Antonius Block (Max von Sydow) e del suo scudiero Jöns (Gunnar Björnstrand): i due, reduci disillusi delle Crociate, fanno ritorno nella Svezia del Trecento e la trovano in balia della peste e della disperazione. Su una spiaggia Block incontra la Morte e, in una delle più efficaci alternanze campo/controcampo mai realizzate, la sfida a una partita a scacchi per prendere tempo e poter compiere un’azione che dia un senso alla sua esistenza. Una straordinaria rappresentazione della vita e della morte, della fede e della (impossibile) ricerca di Dio, dell’amore e della speranza su uno sfondo in un bianco e nero colmo di riferimenti e di suggestioni pittoriche. Versione originale sottotitolata, oggi al Nuovo Eden, ore 17 e 21 (biglietto è 5 euro).