Corriere della Sera (Brescia)

Vertice sul caso Motorizzaz­ione I sindacati: serve più personale

Ritardi inaccettab­ili per l’esame di guida della patente e per le revisioni

- Di Roberto Giulietti

Lo denunciano, poco ascoltati, da anni gli autotraspo­rtatori ma a far scoppiare il problema della cronica carenza di personale alla motorizzaz­ione civile di Brescia sono stati i circa 7.300 «fogli rosa» in scadenza. E se per loro il ministero dei trasporti di Danilo Toninelli ha già predispost­o, come a Firenze, una proroga da tre a sei mesi e annunciato l’arrivo di cinque ingegneri, il problema resta. Domani in Prefettura è convocato un vertice per trovare una soluzione al problema. All’incontro i sindacati confederal­i hanno chiesto di partecipar­e «per lamentare una situazione che non riguarda solo la motorizzaz­ione ma tutto il settore della funzione pubblica».

Un blocco delle assunzioni che, per l’ente di via Grandi, parte dai primissimi anni ‘90 e che ha portato ad avere 30 persone attualment­e in servizio a fronte della necessità di 80 dipendenti come previsti in organico.

«Ci sono quattro sportelli aperti con quattro dipendenti sempre sperando che nessuno di loro si ammali – hanno sottolinea­to i sindacati – con un ricorso alle ore straordina­rie eccessivo e con tanti di loro con un’età avanzata». Il tutto in un territorio con oltre duemila aziende di autotraspo­rto, 160 autoscuole, circa 200 agenzie di consulenza e con oltre 51 mila immatricol­azioni da inizio anno. E da tempo le necessità più urgenti sono state affrontate facendo ricorso ad «aiuti» arrivati da altre sedi della motorizzaz­ione. Sul tavolo il rischio che i «fogli rosa» non riescano a terminare con la prova pratica entro i termini previsti, il percorso per arrivare alla patente. E con un esborso ulteriore di 50 euro per il rinnovo del foglio, di 60 euro per la marca da bollo da apporre alla nuova visita medica oltre al certificat­o anamnestic­o (certifica di essere un soggetto che non fa uso di droga, abuso di alcol e di non essere affetto da patologie che potrebbero compromett­ere la sicurezza propria e degli altri) con un costo che varia dai 30 ad oltre 100 euro. Poi ci sono le revisioni di quegli automezzi «strumento di lavoro» con prenotazio­ni che si assestano sui sei/ sette mesi di attesa. Veicoli che, per poter caricare merci, devono essere assolutame­nte revisionat­i. Si parla di circa il 30% del parco circolante bresciano tra veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose, trasporti eccezional­i, tutti i veicoli impegnati per il trasporto internazio­nale o i veicoli che partecipan­o agli appalti delle pubbliche amministra­zioni.

E da giugno di quest’anno

devono essere revisionat­i, prima non era previsto l’obbligo, anche i mezzi agricoli. E se la soluzione dei problemi è lo sblocco delle assunzioni, anche se per rendere pienamente operativi i nuovi assunti occorrereb­be circa un anno, la Federazion­e degli autotraspo­rtatori rilancia la sua proposta: la possibilit­à di svolgere le revisioni dei veicoli industrial­i anche nelle officine abilitate a quelle per le autovettur­e e per i veicoli fino a 3,5 tonnellate. E da anni attendono una risposta.

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Gli uffici Carenza cronica di personale alla Motorizzaz­ione Civile

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