Vertice sul caso Motorizzazione I sindacati: serve più personale
Ritardi inaccettabili per l’esame di guida della patente e per le revisioni
Lo denunciano, poco ascoltati, da anni gli autotrasportatori ma a far scoppiare il problema della cronica carenza di personale alla motorizzazione civile di Brescia sono stati i circa 7.300 «fogli rosa» in scadenza. E se per loro il ministero dei trasporti di Danilo Toninelli ha già predisposto, come a Firenze, una proroga da tre a sei mesi e annunciato l’arrivo di cinque ingegneri, il problema resta. Domani in Prefettura è convocato un vertice per trovare una soluzione al problema. All’incontro i sindacati confederali hanno chiesto di partecipare «per lamentare una situazione che non riguarda solo la motorizzazione ma tutto il settore della funzione pubblica».
Un blocco delle assunzioni che, per l’ente di via Grandi, parte dai primissimi anni ‘90 e che ha portato ad avere 30 persone attualmente in servizio a fronte della necessità di 80 dipendenti come previsti in organico.
«Ci sono quattro sportelli aperti con quattro dipendenti sempre sperando che nessuno di loro si ammali – hanno sottolineato i sindacati – con un ricorso alle ore straordinarie eccessivo e con tanti di loro con un’età avanzata». Il tutto in un territorio con oltre duemila aziende di autotrasporto, 160 autoscuole, circa 200 agenzie di consulenza e con oltre 51 mila immatricolazioni da inizio anno. E da tempo le necessità più urgenti sono state affrontate facendo ricorso ad «aiuti» arrivati da altre sedi della motorizzazione. Sul tavolo il rischio che i «fogli rosa» non riescano a terminare con la prova pratica entro i termini previsti, il percorso per arrivare alla patente. E con un esborso ulteriore di 50 euro per il rinnovo del foglio, di 60 euro per la marca da bollo da apporre alla nuova visita medica oltre al certificato anamnestico (certifica di essere un soggetto che non fa uso di droga, abuso di alcol e di non essere affetto da patologie che potrebbero compromettere la sicurezza propria e degli altri) con un costo che varia dai 30 ad oltre 100 euro. Poi ci sono le revisioni di quegli automezzi «strumento di lavoro» con prenotazioni che si assestano sui sei/ sette mesi di attesa. Veicoli che, per poter caricare merci, devono essere assolutamente revisionati. Si parla di circa il 30% del parco circolante bresciano tra veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose, trasporti eccezionali, tutti i veicoli impegnati per il trasporto internazionale o i veicoli che partecipano agli appalti delle pubbliche amministrazioni.
E da giugno di quest’anno
devono essere revisionati, prima non era previsto l’obbligo, anche i mezzi agricoli. E se la soluzione dei problemi è lo sblocco delle assunzioni, anche se per rendere pienamente operativi i nuovi assunti occorrerebbe circa un anno, la Federazione degli autotrasportatori rilancia la sua proposta: la possibilità di svolgere le revisioni dei veicoli industriali anche nelle officine abilitate a quelle per le autovetture e per i veicoli fino a 3,5 tonnellate. E da anni attendono una risposta.