Un Grande anniversario per la Società dei Concerti
Gli anniversari fanno bene. Lo abbiamo scritto a proposito del bicentenario dalla nascita di Antonio Bazzini, che ha portato a un rinnovato interesse della città intorno al più importante compositore bresciano dell’Ottocento. Anzitutto, l’anniversario ha generato la nascita di una giovane e dinamica compagine musicale nel suo nome, il Bazzini Consort, con conseguente esecuzione di sue opere. Poi, c’è stata la recente pubblicazione in cd delle trascrizioni operistiche per violino e pianoforte di Bazzini, affidate alle mani sapienti di due bravi musicisti bresciani, Anca Vasile e Alessandro Trebeschi, esibitisi anche in un concerto nel ridotto del Grande. È proseguita inoltre l’attività del Quartetto Bazzini, capitanato da Lino Megni. Il conservatorio, che proprio da Bazzini fu fondato, ha poi costruito un’intelligente sinergia con il Ctb per proporre un festival nel nome di Bazzini che non solo ne restituisce la musica all’ascolto, ma ne indaga la figura nel contesto dell’Europa ottocentesca. Ebbene, Antonio Bazzini, fu anche tra i fondatori, nel 1868, della più antica stagione musicale cittadina, quella della Società dei Concerti, che proprio quest’anno compie 150 anni. Un anniversario importante, del quale si è avveduta anche la fondazione Teatro Grande che, come noto, nel 2013 ha rilevato il marchio della Società dei Concerti e — ed è questa la notizia — ha deciso di organizzare una giornata per celebrare adeguatamente questa importante ricorrenza. Probabilmente, tale appuntamento si svolgerà nel marzo prossimo, quindi nel 2019, ma in fondo la non esatta corrispondenza non è così importante. Ciò che conta è che la città si renda consapevole di questa pagina fondamentale della sua storia recente e che l’anniversario possa diventare, come lo è stato per la figura di Bazzini, l’occasione per una riflessione profonda e per un rilancio della Società dei Concerti. Come noto, a causa di difficoltà legate al reperimento dei fondi e all’assottigliarsi del pubblico, nel 2013 l’allora consiglio direttivo della Società dei Concerti cedette il marchio alla fondazione Teatro Grande dopo ben 143 stagioni di musica da camera. Una storia fatta di programmi sempre di alto profilo e, soprattutto, di interpreti tra i più grandi del panorama concertistico internazionale. Immagine plastica della storia di una città orgogliosa della propria passione musicale e aperta a un orizzonte europeo.