Il Brescia di Corini torna a essere bresciano: 5 giocatori «nostrani»
Quello di Eugenio Corini è un Brescia che torna a essere un po’ più bresciano. Perché oltre al tecnico di Bagnolo Mella, in rosa ci sono cinque giocatori che sognano un futuro da protagonisti con la maglia della propria città. È il caso di Andrea Cistana, il bresciano più impiegato in questa stagione, che dopo la gavetta nel settore giovanile, i passaggi al Prato e al Ciliverghe, un grave infortunio e un prestito sfumato al Monza, sta riuscendo a ritagliarsi uno spazio sempre più importante in prima squadra, al punto da essere preferito a capitan Gastaldello nel derby contro il Verona. Ma come Cistana altri giovani nella rosa biancoblù sgomitano alla ricerca di spazio. Alessandro Semprini (classe 1998) è tornato a casa e attende il suo momento, che potrebbe arrivare già domani a Venezia, vista l’assenza per squalifica di Sabelli, i problemi fisici di Curcio e il possibile provvedimento della società nei confronti di Mateju. Un altro difensore, Edoardo Lancini, ha vissuto stagioni migliori in biancoblù. Corini non lo hai mai fatto giocare, mentre con Suazo aveva totalizzato quattro presenze. Il desenzanese Longhi è invece ai margini della rosa e molto difficilmente troverà spazio in questo Brescia. Ma il futuro parla anche il dialetto bresciano, perché il sostituto designato di Tonali, conteso dai big, sarà probabilmente Mattia Viviani. (d.z.)