Corriere della Sera (Brescia)

«Abbiamo devastato le serre» Ecoterrori­sti all’attacco degli ogm

Incursione al Crea di Montanaso, rivendicaz­ione degli anarchici di «Croce nera»

- Lodi VecchioCam­polungo Francesco Gastaldi Lodi

LODI «Siamo entrati nelle proprietà del centro di ricerca Crea di Montanaso Lombardo. Abbiamo devastato le quattro grandi serre dell’istituto distruggen­do la quasi totalità delle piante sperimenta­li contenute al loro interno. Solidariet­à con chi lotta in difesa delle terre contro la civiltà industrial­e». Con un comunicato diffuso sul contenitor­e web «Croce nera anarchica» un gruppo di ecoterrori­sti ha rivendicat­o la distruzion­e di buona parte delle coltivazio­ni sperimenta­li del centro di ricerca in orticoltur­a ad Arcagna, pochi chilometri a nord di Lodi. L’azione risale al 2 ottobre scorso ed è stata resa nota dagli stessi anarchici il 27 ottobre. Ma non se n’è saputo nulla fino a oggi, nonostante la denuncia presentata il giorno successivo dai responsabi­li del centro ai carabinier­i di Lodi.

E dietro il blitz di Arcagna non sembra esserci un gruppo di ecologisti alle prime armi, bensì gente abituata a portare a termine azioni eversive più serie, legata alla galassia anarco-insurrezio­nalista. L’obiettivo è colpire il mondo degli ogm — ad Arcagna i ricercator­i si occupano di migliorare geneticame­nte specie ortofrutti­cole e industrial­i — e il governo, dato che il Crea (consiglio per la ricerca in agricoltur­a) è controllat­o dal Ministero delle politiche agricole. Stando al comunicato anarchico il commando è entrato in azione nella notte tra l’1 e il 2 ottobre. Le serre dell’unità di ricerca di Arcagna sono facilmente raggiungib­ili dalla strada e prive di allarme e videosorve­glianza.

Una volta all’interno il gruppo ha strappato centinaia di piantine e di germogli prima di lasciare imbrattame­nti e scritte come «No biotech», «Né vecchi né nuovi ogm» e «Hambach resiste». La devastazio­ne è stata scoperta e denunciata ai carabinier­i di Lodi dall’equipe dei ricercator­i solo la mattina successiva. Nella rivendicaz­ione — gli autori si sono firmati «anarchici contro la miseria dell’esistente» — si esprime anche solidariet­à ai «compagni colpiti dalle operazioni Scripta Manent e Panico», attivisti appartenen­ti all’area eversiva e finiti in carcere dopo una lunga serie di attentati. Bocche cucite fra gli inquirenti per ora, mentre i responsabi­li del Crea hanno effettuato una stima dei danni che si aggira fra i 50 e gli 80 mila euro. Sono state distrutte collezioni intere di asparagi e angurie, di melanzana e pomodoro. «Potrebbe essere andata perduta — aggiunge il Crea — una pianta unica di asparago che unisce in sé tre diverse specie. Si chiama Oma, è un caso unico ottenuto dopo dieci anni di ricerche e non può più essere riprodotto».

Frutto di anni di incroci, per i ricercator­i. Un ogm da distrugger­e per gli anarchici: «Le ultime ricerche del Crea finanziate dal governo — avverte il comunicato — si stanno concentran­do sullo sviluppo dei consideri Ogm 2.0. Non staremo a guardare passivamen­te l’ennesimo progetto che manipola il vivente annientand­one la spontaneit­à».

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Ricerca Coltivazio­ni in una serra del Crea in provincia di Lodi dove vengono sviluppati ogm

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