Statale: le risorse sono insufficienti per fare ricerca
«In queste condizioni è impossibile mettersi al passo con i paesi più avanzati»
Realizzati o in cantiere: i progetti della Statale sono tanti. Ma la questione risorse resta al palo. «Il sottofinanziamento endemico dell’Università e della ricerca sembra di nuovo affliggerci per il prossimo anno — ricorda il rettore Maurizio Tira —. E magra è la consolazione che Brescia, rispetto al 2017, abbia aumentato per tutti i tre indicatori la quota premiale del fondo di finanziamento».
Non si è pianto addosso il rettore della Statale Maurizio Tira inaugurando ieri nell’aula magna di Medicina il nuovo anno accademico. Anzi, ha posto l’accento su quello che si è fatto, su quello che si sta pensando e su quello che si proverà a fare, ma la questione delle risorse ferme al palo è questione non eludibile. Perché sì, come l’università non è tale senza studenti e senza personale tecnico, tale non è nemmeno senza personale docente adeguato.
E per cui c’è il rischio che tanti progetti possano avere qualche difficoltà in più a partire: «Il sotto finanziamento endemico dell’Università e della ricerca sembra di nuovo affliggerci per il prossimo anno — ha ricordato il rettore —. E magra è la consolazione che Brescia, rispetto al 2017, abbia aumentato per tutti i tre indicatori (ricerca, politiche di reclutamento e valorizzazione dell’autonomia responsabile) la quota premiale del fondo di finanziamento». Perché se si migliora ma i soldi restano gli stessi, qualcosa non funziona.
«Non ci stancheremo mai di dirlo — ha sottolineato —: se il sistema della ricerca pubblica, che spesso trascina anche quella privata, vuole mettersi al passo con i Paesi più avanzati, così non va».
Tira ha poi ricordato le direzioni di marcia in corso e in particolare sul fronte della didattica, le novità rappresentate dai corsi di laurea in Farmacia, in Sistemi agricoli sostenibili, e in Tecnico dell’edilizia: «Le tre proposte saranno ora sottoposte al Ministero per l’approvazione, in modo da poter partire con le lezioni a settembre 2019». Ad affiancare i tre corsi la proposta di un curriculum in Economia e gestione delle attività culturali (da fare a Mantova, con l’obiettivo di rispondere al particolare profilo di quella città) e il nuovo dottorato in «precisione medicine». «Puntiamo sulla diversificazione dell’offerta — ha sottolineato Tira — per rispondere alle istanze del territorio e per aumentare ulteriormente gli studenti iscritti al nostro ateneo. Quest’anno cresciuti in totale dello 0,5%, con un aumento delle matricole pari al 2,1 per cento».
Dalla didattica al rapporto col territorio attraverso la convenzione per il progetto «Giustizia predittiva», col fine di avere dati certi su durata dei procedimenti e orientamenti esistenti e avere quindi «un salto di qualità sia per l’economia che per la giustizia», la nascita dell’osservatorio sull’incidentalità stradale,
"Tira Le proposte di nuovi corsi saranno sottoposte al Ministero per l’approvazione, in modo da poter partire con le lezioni il prossimo settembre
Gli obiettivi
Si punta sulla diversificazione dell’offerta per rispondere alle esigenze del territorio
il rapporto con il mondo industriale tramite le iniziative del Csmt e il consorzio Innex Hub (d’intesa con le associazioni industriali di Brescia, Cremona e Mantova). Da parte del rettore una sottolineatura «al nostro grande riferimento: il mondo della sanità»: «Ogni riflessione sugli sviluppi della sanità a Brescia ci vede interessati, così come la nuova prevista fondazione ospedaliera».
Infine le sfide future, dalla riorganizzazione della didattica nella macroarea medica alle misure per ridurre gli abbandoni scolastici. «L’università in Italia — ha concluso — avrà un futuro se la comunità accademica saprà aggiornarsi rispetto alle sfide dell’oggi e se la politica saprà dare agli atenei le risorse che consentano di svolgere questo compito».
A chiudere l’inaugurazione dell’anno accademico la lectio magistralis di Adriana Apostoli, docente di Giustizia costituzionale e Diritto costituzionale europeo del dipartimento di Giurisprudenza della Statale, su «Essenza e destino della democrazia costituzionale».