Il nodo elezioni e l’attacco diretto al Governo: «Stanzi più fondi»
Intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico, il rappresentante degli studenti Fabrizio Mele il primo pensiero critico lo ha rivolto proprio alla comunità studentesca. Che si mostra disinteressata alla vita universitaria: «È sempre più difficile trovare candidati per gli organismi di rappresentanza studenteschi». Pensiero non casuale, legato al rinnovo delle rappresentanze universitarie studentesche in programma proprio domani e giovedì.
Il nodo critico, nelle elezioni passate, è sempre stata la scarsa affluenza (inferiore al 20% degli aventi diritto) e tutto fa pensare che questa volta non andrà meglio. Anzi, par di capire che siano stati addirittura problemi a trovare candidati. Di qui l’appello: «Venite a votare». Detto questo Mele ne ha avuto anche «per il Governo del cambiamento», che snobba gli studenti, si scegli i rappresentanti con cui parlare, che non mette risorse adeguate nell’istruzione. «E così fa la Regione — ha osservato — al punto che quest’anno i fondi non copriranno le borse del diritto allo studio per gli aventi diritto». L’applauso l’ha strappato però soprattutto quando ha citato Giulio Regeni (il ricercatore italiano ucciso in Egitto, ndr): «Abbiamo un Governo che, in nome di interessi commerciali e politici, abdica al perseguimento della verità. Il nostro ateneo, che in rettorato continua ad avere uno striscione che chiede verità, ha invece fatto una scelta ben precisa». Infine una nota: «Su 15 mila studenti abbiamo un terzo di fuori corso: evidentemente qualcosa, nell’offerta formativa, è da rivedere».
Di studenti, ovviamente, ha parlato anche il rettore, ricordando che il Senato Accademico ha recentemente nominato il nuovo garante degli studenti, figura prevista dallo Statuto (in corso di revisione è stato ricordato ieri): «Sarà Giovanna Giordani Bussolati — ha detto il rettore — molto conosciuta nella nostra città per il suo impegno soprattutto nel settore socio educativo». Un passaggio della relazione del rettore anche sul diritto allo studio: confermata la no tax area per i redditi Isee fino a 13 mila euro, conferma l’attuale tassazione, stanziate risorse (come avviene peraltro oramai da diversi anni) «per prevedere la copertura delle borse per gli aventi diritto, confidando anche su aumento delle risorse regionali». ( t.b.)