Il sindaco Del Bono: «Ci ha aiutato a capire il nostro territorio»
«È mancato un grande uomo di fede e uno tra i più importanti animatori della vita culturale cittadina. Monsignor Fappani, o meglio don Antonio, come preferiva essere chiamato con quella schiva umiltà tutta bresciana che lo ha sempre contraddistinto, ha dedicato una vita intera alla cura pastorale e alla ricerca storica. Il suo talento e il suo profondo bisogno di conoscere e di condividere il sapere con gli altri hanno regalato ai bresciani oltre seicento pubblicazioni, opere indispensabili per comprendere il nostro territorio e la sua storia» spiega il sindaco di Brescia Emilio Del Bono. «Ed è sempre per merito della sua grande risolutezza continua — che ha visto la luce la Fondazione Civiltà Bresciana, importante incubatore di idee e iniziative al servizio della nostra città». «Un’immagine resta impressa nella mia memoria — gli fa eco la vicesindaco Laura Castelletti —. Quella di don Antonio che, con il basco in testa e la tonaca, si spostava per le vie del centro storico a cavallo della sua inseparabile bicicletta. Una figura, la sua, di uomo di cultura dai tratti gentili, tanto affabile e bonario quanto rigoroso e instancabile nella ricerca e nello studio. Conciliare umanità e sapere non è da tutti: occorre avere un animo profondo e un forte desiderio di conoscere. Qualità che monsignor Fappani possedeva in abbondanza. I frutti più preziosi del suo lavoro di ricercatore restano un grande dono per tutti noi».