Una Provincia olio su tela
Fino al 9 gennaio «L’Ottocento e il Novecento nelle collezioni istituzionali bresciane»
Una mostra all’Aab, l’associazione degli artisti bresciani, con i capolavori di proprietà della Provincia: la vernice sabato.
Finalmente fuori dagli uffici o dal caveau di palazzo Martinengo, da domani e fino al 9 gennaio nella sede dell’associazione artisti bresciani in vicolo delle Stelle 4 sarà visitabile la mostra «L’Ottocento e il Novecento nelle collezioni istituzionali bresciane. Le opere d’arte dell’Amministrazione provinciale». La mostra è il secondo capitolo di un percorso avviato dall’Aab lo scorso anno (con le opere dell’Ateneo) con l’intento di ridare la giusta visibilità e valore ad opere che altrimenti rischierebbero l’oblio, da alcune tele di Oscar Di Prata a quelle di Francesco Carlo Salodini, Francesco Rovetta e Cesare Bertolotti, solo per citarne alcune. Una raccolta di 280 opere complessive (in mostra ve ne sarà ovviamente solo una selezione), eterogenea per provenienza e data di esecuzione, ma che permette di avere un utile spaccato dei fermenti artistici bresciani del periodo e di come questi fossero in contatto con quanto si muoveva in ambito artistico a livello nazionale ed internazionale. La mostra è accompagnata da un prezioso catalogo, occasione anche di studio e scavo sulla storia e l’arte locali. Barbara D’Attoma, curatrice della mostra insieme a Luigi Capretti e Francesco De Leonardis, ricostruisce la genesi della raccolta di 280 opere, offrendo uno spaccato interessante della scena artistica bresciana, del secondo dopoguerra e non solo.
Capretti indaga invece la stagione dei premi di pittura che hanno interessato Comuni grandi e piccoli dell’intera provincia nella seconda metà del Novecento, fino a scovare nel 1966 a Pisogne un giovanissimo Massimo Minini, allora studente universitario e non ancora gallerista, come segretario del premio di pittura Girolamo Romanino. De Leonardis si sofferma invece sulla figura di Cesare Bertolotti (in mostra ci saranno ben dieci sue opere). La mostra sarà visitabile fino al 9 gennaio, dal martedì alla domenica, dalle 16 alle 19,30. L’inaugurazione avverrà domani alle 18. Per chi volesse approfondire artisti, opere e percorso che ha portato alla realizzazione della mostra, nella sede dell’Aab il 6 dicembre (ore 18) ci sarà un convegno coordinato da Barbara D’Attoma. Sabato 15 (sempre alle 18) la mostra diventerà anche momento musicale: in associazione, infatti, si esibirà il Bazzini Consort, quartetto d’archi che utilizzerà strumenti musicali della fine dell’ottocento e della prima metà del Novecento, in sintonia ideale con le opere in esposizione. «Una mostra che è frutto della preziosa collaborazione tra Provincia e associazione artisti bresciani», ha sottolineato ieri a Palazzo Broletto il presidente dell’amministrazione provinciale Samuele Alghisi. «E che guardo anche con una certa invidia ha osservato -, pensando ai tempi in cui la Provincia poteva permettersi di acquistare opere d’arte». Da Massimo Tedeschi, in qualità di presidente dell’Aab, una proposta: «Potrebbe essere interessante se la Provincia si facesse promotrice di mettere in mostra le opere di patrimonio dei Comuni del territorio».