Il caffè di qualità si merita un festival con assaggi e sfide
Era il 1901 quando l’ingegnere Luigi Bezzera brevettò a Milano la prima macchina per l’espresso: ma adesso in città sta arrivando la rivoluzione del caffè, o almeno così auspica The Milan Coffee Festival, manifestazione internazionale che dopo New York, Los Angeles, Londra e Amsterdam sbarca per la prima volta allo Spazio Pelota di via Palermo 10. «Mentre in Italia fino a oggi esisteva soprattutto il mondo commerciale del caffè, ora avanzano gli specialty coffee, le micro roastery, i diversi modi di estrazione». Così racconta Chiara Bergonzi, campionessa di Latte Art (si esibisce anche al festival), insegnante, esperta del settore: «Gli specialty coffee sono prodotti di qualità, senza difetti primari, selezionatissimi e rintracciabili grazie all’etichetta per vedere la regione di origine, anche il farmer che li produce, e poi tostati artigianalmente: in questi giorni presento il mio Lot Zero».
Certo, adesso qui in Italia un prodotto ancora di nicchia, per appassionati, attesi al festival insieme a tanti addetti al settore: «C’è molta curiosità su questa manifestazione — continua Bergonzi — che si preannuncia diversa, alternativa, già dalla location: non la classica fiera, ma uno spazio bello, nel cuore della città. E poi comunque tutti voglio essere a Milano: tra poco aprirò anch’io una micro torrefazione con l’azienda tutta al femminile Seven Grams». E questo è anche un happening, una festa con musica, aperitivi con cocktail al caffè, performance di barman, cibo con la pizza di Berberè e poi stand di Lavazza, Cafezal, Pavé, Tip. Oggi l’ingresso è riservato solo agli operatori del settore, domani e domenica anche al pubblico (biglietto 12/18 euro): info www.milancoffeefestival.com.