Quartiere, prove di partecipazione
Sono 162 mila gli aventi diritto, compresi 16enni e stranieri, ma c’è il rischio dell’astensionismo
Sono 162 mila i cittadini che hanno diritto domani di votare per eleggere i consigli di 31 quartieri (in due non c’era il quorum di candidiati). Gli aspiranti sono 390, il più anziano ha 82 anni. Il rischio che l’elezione sia un flop.
Domani si vota per il rinnovo dei consigli di quartiere. Urne aperte dalle 8,30 alle 20,30 per over 16enni e per stranieri residenti da più di cinque anni, in tutto circa 162 mila aventi diritto.
Esperienza inedita tutta bresciana, nati dopo l’eliminazione per legge delle circoscrizioni per i Comuni sotto i 250mila abitanti, risorti a costo zero o quasi per provare a immaginare uno strumento partecipativo sul territorio.
Antenne che catalizzano problemi grandi e piccoli, dalle buche sul marciapiede alla panchina rotta nel parco fino ai massimi sistemi, su quanto siano stati utili il giudizio non è univoco. Per l’Amministrazione sono stati importanti, per altri molto meno. Comunque la si voglia vedere le tremila e passa istanze portate all’attenzione dell’Amministrazione sono state lette e vagliate, alcuni quartieri hanno avuto iniziative di socialità e di carattere culturale anche per iniziativa dei consigli, molto è dipeso dal protagonismo di chi è stato eletto. Alla fine questo è il dato forse più significativo. Leggendo le presentazioni degli aspiranti consiglieri (tutti a titolo gratuito, meglio ricordarlo di questi tempi) in molti emerge il desiderio «di fare qualcosa per il mio quartiere, provare a migliorarlo».
Non pochi dei candidati hanno militato o sono tuttora attivi in associazioni e che ora, anche attraverso la strada dei consigli di quartiere, «vogliono provare a rendersi utili». Trecentonovantadue candidati di 31 quartieri differenti (San Rocchino e Forinsegnanti, naci voteranno più avanti, quando avranno un numero minimo di candidati), a essere eletti saranno complessivamente in 230. Più gli eletti che non quelli che resteranno a casa, insomma. Il più anziano va per gli 82: è Vittorio Gobbi, classe 1937, candidato a Casazza. Il più giovane ne ha 17: è Marco Manerba, candidato al Villaggio Prealpino. Tante le professioni rappresentate, dall’agente di commercio in prodotti dolciari all’operatrice scolastica e mamma a tempo pieno che evidentemente ha ancora qualche minuto di tempo da impiegare.
In mezzo ci sono medici, fattorini tuttofare, imprenditori edli, pensionati, architetti, professori universitari a contratto, impiegati. Le loro biografie raccontano le articolazioni e gli intrecci della città.
Ci sono anche quelli che si ricandidano, dall’attuale presidente del centro storico Nord (Carmine e dintorni per intendersi) Francesco Catalano a Nives Moreschi (Porta Cremona- Volta), la quale motiva la scelta dicendo che «quattro anni sono pochi per portare a termine molti risultati e proprio per questo mi ricandido, convinta di poter creare un rapporto costruttivo con i residenti». Domani il voto. Per poterlo esprimere basterà esibire un documento di identità personale in corso di validità. Per chi ha cambiato residenza dopo il 17 novembre, vota dove si trovava (in città) fino al giorno prima. Agli elettori verrà consegnata una scheda con già scritti i nomi di tutti i candidati possibili del quartiere. Si possono barrare fino a due preferenze, in questo secondo caso un uomo e una donna (dubbi eventuali su modalità e luoghi del voto si possono sciogliere consultando il sito www.comune.brescia.it).
Lunedì si avranno i risultati definitivi, entro i primi di gennaio ci sarà la formalizzazione. A quel punto, dopo la Befana, verranno convocati le prime riunioni dei consigli di quartiere. All’ordine del giorno, come primo punto, l’elezione del presidente del consiglio. Il compito per i prossimi cinque anni sarà però ben più impegnativo: dare senso all’esperienza di partecipazione, sperando che in Loggia e negli assessorati ci siano buone capacità di ascolto.
Una scarsa partecipazione al voto, magari inferiore dell’altra volta, non aiuterà questo processo.