Salute, affari e zero smog: un «indotto» da 151 milioni
Quanto vale la «Pedalatori spa» a Milano? La risposta stupisce: il valore economico pro capite generato da chi va in bicicletta è più alto sotto la Madonnina che in Lombardia o in Italia. Lo dice un rapporto Legambiente che parte dal Pib (il Prodotto interno bici). «Questo indicatore considera gli effetti diretti e indiretti degli spostamenti a due ruote e calcola qual è la ricchezza prodotta in un anno. Milano ha un grande potenziale», spiega Alberto Fiorillo, che ha coordinato la ricerca. L’insieme dei tragitti sui pedali crea oltre 151 milioni l’anno, secondo Legambiente. E questi «ciclo proventi» sono somma del valore del mercato per bici e accessori, dell’indotto da cicloturismo, delle esternalità positive generate dai biker (come risparmio di carburante, benefit sanitari o riduzione di emissioni nocive e rumore), e risultato anche dei minori costi (per infrastrutture, ad esempio). A livello regionale, il Pib più elevato è quello della Lombardia (un miliardo di euro) e corposi sono anche quelli di Toscana, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Marche. «Per dare l’idea della consistenza, a livello nazionale, anche se la bici è la cenerentola dei trasporti, utilizzata solo dal 3,6 per cento della popolazione, i 6,2 miliardi di ciclo proventi superano i ricavi da export di vino e doppiano il fatturato della Ferrari — dice Fiorillo —. L’obiettivo a medio termine, per le città con più di 50 mila abitanti, è raggiungere i livelli top di Bolzano, Pesaro, Ferrara».