Corriere della Sera (Brescia)

«Monopattin­i fuorilegge» Parte la ritorsione di Mobike: via il servizio dalle periferie

- di Sara Bettoni

«Così è il Far West». Al posto dei cavalli però, i «banditi» salgono sui monopattin­i. E allora Mobike sceglie di portare le biciclette via dalle periferie per fare pressione sul Comune. Riavvolgia­mo il nastro. A fine ottobre a Milano sbarcano venti monopattin­i elettrici in condivisio­ne di Helbiz. «Un test» dice la società americana, poiché oggi manca una regolament­azione per il loro uso in Italia. Immediata la reazione di altri operatori, tra cui la app Lime, che a loro volta vorrebbero mettere in strada i monopattin­i ma si sono fermati per rispetto delle norme. Anche il Comune è preso in contropied­e dalla forzatura di Helbiz, a cui non ha dato il via libera.

A un mese di distanza, il servizio è ancora attivo e Mobike, concorrent­e che oggi a Milano gestisce 8 mila biciclette a flusso libero tramite regolare bando, decide una contromoss­a per difendersi: mezzi a «tariffa agevolata» in un’area più ristretta. Finora infatti al prezzo per il noleggio delle bici si aggiunge una sovrattass­a di sette euro per il parcheggio solo in alcune zone periferich­e. Mobike intende estendere l’area a costo extra, per rifarsi della concorrenz­a «sleale» di Helbiz. «Siamo costretti a rivedere l’erogazione del servizio per adattare il nostro modello di business al mutato contesto competitiv­o — dice Alessandro Felici, ad della società che ha portato le bici arancioni in Italia —. L’attuale deregulati­on ci penalizza». E parla di «indifferen­za» di Palazzo Marino rispetto al problema. «Ci hanno detto che non possono fare nulla perché si tratta di una iniziativa privata. E se si fa male qualcuno?».

In piazza Scala la questione non è finita nel dimenticat­oio. A Helbiz è stata inviata una diffida dal proseguire il servizio. «Le fughe in avanti non hanno senso» commenta l’assessore alla Mobilità Marco Granelli, che dopodomani dovrebbe avere un incontro con il ministero per capire come regolament­are l’uso dei monopattin­i elettrici e nei prossimi giorni parlerà anche con gli operatori. Rispetto alla scelta di Mobike, l’assessore ricorda che la società è tenuta a rispettare l’impegno preso con Palazzo Marino, altrimenti «dovrà pagarne le conseguenz­e». E Helbiz? Il gestore non si ritiene nel torto, perché i venti mezzi schierati in strada sono ancora un test e si dice disponibil­e al confronto con l’amministra­zione comunale.

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La forzatura Una delle due società pronte a entrare sul mercato dei monopattin­i in sharing, Helbiz, è partita con il servizio senza aspettare, come richiesto dal Comune, l’inquadrame­nto all’interno del codice stradale

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