Corriere della Sera (Brescia)

Iveco, a casa fino al 26 gennaio Petizione sul futuro dell’azienda

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All’Iveco, l’annuncio è di pochi giorni fa, la sosta natalizia dal 24 dicembre al 6 gennaio, verrà allungata con tre settimane di cassa integrazio­ne ordinaria. In pratica battenti chiusi o quasi per più di un mese, fino al 26 gennaio prossimi. A essere coinvolti saranno i poco meno di 200 impiegati e i 1.500 operai del sito produttivo, che già in questi ore sono coinvolti peraltro in ore di cassa integrazio­ne straordina­ria. La ragione sta nella contrazion­e degli ordini e, quindi, alle diverse necessità produttive aziendali. Intuibile dire che l’aria che si respira non è delle migliori, anzi, ed è in tale contesto che si spiega anche la petizione «Futuro Iveco» (Futuroivec­o.wordpress.co m) promossa dal Pci e presentata ieri davanti ai cancelli Iveco di via Fiume da Lamberto Lombardi. La petizione è «indirizzat­a alle principali istituzion­i bresciane per far carico alla collettivi­tà del destino produttivo della nostra città». «Brescia non può perdere anche questa realtà industrial­e - si legge nella lettera -. Ne va non solo del lavoro dei circa 1.700 lavoratori e degli altrettant­i lavoratori dell’indotto che rischiereb­bero il posto, ma del tessuto sociale stesso della nostra città». Come dire, l’Iveco in crisi non è solo un problema di chi ci lavora ma riguarda il futuro della città. (t.b.)

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