Il musical con i successi dei Queen
Al teatro Gran Morato va in scena il musical We Will Rock You
È tornato. Il frontman più eccentrico di tutti i tempi, l’ultimo dio del rock. Freddy Mercury è scomparso 27 anni fa, ma rimane fresco di giornata, non si fa che parlare di lui. Una super biografia, ovviamente «definitiva» di Lesley-Ann Jones, un film, Bohemian Rhapsody, che sconcerta i fan ma fa tremare il botteghino, infine al rock opera, We Will Rock You, che oggi (ore 21.30) approda al Gran Teatro Morato.
Farrokh Bulsara, questo il suo nome all’anagrafe, nato a Zanzibar, di etnia parsi, faceva lo scarica valige all’aeroporto di Heathrow e aveva la testa piena di sogni prima di imbattersi nel suo destino eccezionale: diventare una leggenda della musica e morire stroncato dall’Aids, la pandemia del ‘900. Il suo canto operistico, il suo pop barocco, lo smalto nero, i bracciali a serpente, gli zatteroni, il migrante che si identifica con l’Impero, più realista della Regina: Mercury cavalca il kitsch più sfrenato, ma buca gli stereotipi e rimane un fenomeno generazionale, multiculturale senza confini.
Il musical We Will Rock You torna in tour in Italia con un allestimento tutto nuovo con la regia di Tim Luscombe e la direzione artistica a cura di Valentina Ferrari. La vicenda è ambientata nel futuro, fra 300 anni, in un luogo una volta chiamato Terra e ora diventato Pianeta Mall, vittima della globalizzazione più totale. Un pianeta dove il rock e la musica dal vivo sono bandite e i loro seguaci vivono nascosti. La Global Soft, capeggiata dalla spietata Killer Queen e dal suo collaboratore Khashoggi, cerca di stanare la resistenza di un gruppo di Bohemians che si nascondono nel sottosuolo e che, con l’aiuto dello stravagante bibliotecario Pop, tramandano ricordi sbiaditi del tempo glorioso nel quale il rock regnava sovrano sulla Terra. Attendono l’arrivo degli eletti che restituiranno la musica al Pianeta, l’ingenuo Galileo e la volitiva Scaramouche, predestinati a ritrovare lo strumento che l’antico dio della chitarra, ha nascosto in un luogo segreto. Il futuro non è ancora scritto, dipende da noi.
Le canzoni, naturalmente, sono quelle dei Queen e, come dice Brian May, evocato nel musical come Dio della Chitarra, «se c’è la nostra musica, ci siamo anche noi». La pluripremiata pièce basata sul libro di Ben Elton, che debuttò nel 2002 nel West End londinese, è prodotta dalla Barley Arts di Claudio Trotta. A Salvo Vinci è stato affidato il ruolo di Galileo, mentre Alessandra Ferrari è stata scelta per quello di Scaramouche. Valentina Ferrari veste ancora i panni Killer Queen, mentre Paolo Barillari e Claudio Zanelli interpretano rispettivamente Khashoggi e Brit. Sempre presenti nel cast del primo allestimento italiano nel 2008 sono Loredana Fadda, che è Oz, e Massimiliano Colonna, che veste i panni di Pop. La band che suona i brani dal vivo è del tutto nuova, con una forte componente femminile: le chitarriste Roberta Raschellà e Federica Pellegrinelli. La direzione musicale è stata affidata a Riccardo Di Paola, coadiuvato da Antonio Torella alla direzione vocale. Prevendite Fastickets.