Il Carnevale di Bagolino ora è di carta
«Papà, mi insegni Pas en Amùr?». Quanti bambini di Bagolino hanno pronunciato nel corso degli anni questa frase rivolgendosi al proprio padre? Così ha fatto anche Daniele Richiedei, oggi musicista di grande talento, che ha interpellato più e più volte il padre Nerio sulle ballate del carnevale. Sì perché a Bagolino funziona così. La trasmissione dei balli, delle musiche, del famoso Carnevale, l’attaccamento alle tradizioni, il forte senso di identità che pervade questa terra si impara da piccoli, oralmente. E diventa parte integrante, profonda, imprescindibile della vita di ciascuno. Oggi però accanto alla comunicazione orale, una parte di questo patrimonio legato ai balli e alla storia del Carnevale viene fissato in un libro che sarà presentato alle 16 nella sala polifunzionale in via San Giorgio 5 a Bagolino: «Storie da suonatori. La tradizione musicale del carnevale di Bagolino e Ponte Caffaro». Intervengono Luca Ferremi, presidente della biblioteca e ballerino da 36 anni, Gianluca Dagani, sindaco e Stefano Bruno Galli, assessore alla cultura della Regione Lombardia. Il libro, edito da Liberedizioni e realizzato grazie ad un contributo della Regione stessa, ricomprende contributi sulla storia delle tradizioni bagosse con particolare riferimento alla musica. I saggi sono, tra gli altri, di Giancarlo Marchesi, Italo Sordi, Daniele e Nerio Richiedei, Giuliano Grasso.