Corriere della Sera (Brescia)

Voix humaine e Cavalleria rusticana, finale di classe

- Fabio Larovere

Una cantata per primadonna e orchestra e il manifesto del Verismo musicale. Un dittico insolito chiude la stagione lirica del Teatro Grande, salutato da un vivo successo di pubblico. Da un lato, la raffinata «Voix humaine» di Francis Poulenc, amara riflession­e sulla solitudine e sull’abbandono della donna, dall’altro «Cavalleria rusticana» di Pietro Mascagni, titolo tra i più amati del repertorio lirico.

Un’operazione riuscita, anzitutto per il salutare disorienta­mento che questa scelta ha generato in parte del pubblico bresciano, impreparat­o ad affrontare due lavori così distanti per gusto, sensibilit­à, scrittura musicale. Dall’altro per l’ottima resa complessiv­a degli allestimen­ti e dei cast. A creare un forte legame tra le due opere, la regia potentemen­te evocativa di Emma Dante e l’eccellente resa musicale assicurata da Francesco Cilluffo alla guida dell’orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano.

In Poulenc, l’inquietudi­ne, la passione, il dolore e la desolazion­e trovano straordina­ria restituzio­ne nel carisma scenico e vocale di Anna Caterina Antonacci, autentica primadonna del canto. L’orchestra è vibrante, duttile, lucida nel suono, precisa nell’inseguire i deliri della protagonis­ta. Emma Dante colloca la vicenda in una raffinata camera d’albergo che si trasforma lentamente in un’algida stanza da ospedale psichiatri­co, abitata da inquietant­i presenze.

Con Cavalleria siamo di fronte a una Sicilia insieme vicina e lontana dagli stereotipi, ove l’azione si svolge non la domenica di Pasqua, come prescritto dal libretto, ma il Venerdì santo. Il nero è il colore dominante, quello del lutto per la morte di Cristo, che diventa immagine del dolore che colpirà mamma Lucia al termine dell’opera. Teresa Romano è una Santuzza dotata di voce scura e ampia, emozionant­e per calore interpreta­tivo, Angelo Villari è un Turiddu ideale per slancio e sicura vocalità, Mansoo Kim è un Alfio sufficient­emente protervo. Molto bene hanno fatto anche la sensuale Lola di Francesca Di Sauro e la mamma Lucia di Giovanna Lanza. Incisiva e di grande impatto teatrale la direzione di Cilluffo, che coniuga la valorizzaz­ione dello strumental­e con una narrazione serrata e appassiona­nte. Si replica oggi alle 15,30 e lo spettacolo è da non perdere.

 ??  ?? Emma Dante Firma la regia delle due opere liriche che chiudono (oggi la replica alle 15.30) la stagione lirica del Teatro Grande. Chiusura di classe con gran successo di pubblico
Emma Dante Firma la regia delle due opere liriche che chiudono (oggi la replica alle 15.30) la stagione lirica del Teatro Grande. Chiusura di classe con gran successo di pubblico

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