Le peregrinazioni del «Piccolo principe» con Bustric e la Verdi
Non è natalizio nell’ispirazione e nell’atmosfera come era successo negli anni scorsi ma il «Crescendo in musica» proposto oggi dalla Verdi è comunque uno splendido regalo che i più piccoli e i loro genitori (ma ci sono sempre anche ragazzi delle medie e giovani delle superiori) trovano confezionato in Auditorium (ore 16, l.go Mahler, € 7,5015, tel. 02.83.38.94.01). Dopo aver raccontato le avventure di Mowgli e Pierino, oggi Sergio Bini, in arte Bustric, racconta la storia del «Piccolo Principe». Fonte di ispirazione è ovviamente il romanzo di Antoine de Saint-Exupéry, uno dei titoli più amati della letteratura per l’infanzia.
Le scoperte e le riflessioni del protagonista danno il là alle elaborazioni dell’istrionico attore, beniamino degli avventori del «Crescendo» e qui affiancato, sul podio della Verdi, da Marcello Bufalini, bacchetta applaudita nei templi sacri del concertismo mondiale, dal Musikverein viennese alla Gewandhaus di Lipsia fino al Festival di Saliburgo, ma che ama questa particolare forma ed è infatti una presenza fissa di questi appuntamenti creati dalla Verdi per i giovani. La Verdi accompagnerà il suo racconto con brani da Haydn, Mozart e Schubert, Mendelssohn e Brahms, senza dimenticare il compositore che forse più di ogni altro, fra i moderni, ha saputo parlare al mondo dell’infanzia: Prokof’ev. «La musica è come l’acqua, prende la forma del recipiente dove la si mette pur restando sempre acqua — argomenta Bustric —. Perché la musica rende liberi gli spettatori e gli attori, perché pur essendo uguale per tutti, è diversa per ognuno. Ognuno la può interpretare come vuole». Un’osservazione che il Piccolo Principe avrebbe condiviso.