Delitto Bailo, «ferite non causate da animali» Il pm: non serve un supplemento di perizia
Nessun supplemento di perizia. Per il pm Carlo Milanesi il lavoro dei medici legali è più che sufficiente: Manuela è morta «per scannamento, per shock emorragico a causa della lacerazione completa della giugulare avvenuta con arma da taglio». Per chiudere l’indagine sull’omicidio di Manuela Bailo (commesso nella notte tra il 28 e il 29 luglio scorso a Ospitaletto) e chiedere il processo dell’ex amante e collega alla Uil Fabrizio Pasini, manca solo la relazione dei Ris su tutto quanto sequestrato nella casa del delitto e nell’auto usata dall’omicida per portare il corpo a Azzanello, in provincia di Cremona. La procura ha respinto la richiesta di integrazione alla perizia autoptica presentata nei giorni scorsi dall’avvocato Pietro Paolo Pettenadu, difensore di Pasini, che sostiene solo di aver spinto la ragazza, morta cadendo dalle scale. Per la difesa manca «l’analisi anatomopatologica relativa alla vitalità dei tre tagli» alla gola. In sostanza, sempre secondo la difesa, non è stato appurato se la profonda ferita alla gola è precedente o successiva alla morte; il cadavere potrebbe essere stato attaccato da alcuni animali di grossa taglia. Ma il cadavere è stato trovato in un sacco, sotto una grossa grata, gli animali — secondo l’accusa — il corpo non lo hanno toccato. (w.p.)