Telecamere sui lavoratori: è caporalato
Sorvegliava i dipendenti, malpagati, attraverso telecamere per controllare che lavorassero. Un’abitudine per un imprenditore della Bassa Bresciana che è stato denunciato per caporalato aggravato per aver sfruttato i lavoratori, approfittando del loro stato di necessità. Solo una delle realtà illegali che i carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro di Brescia, insieme ai colleghi delle Compagnie dell’intera provincia, hanno scoperto durante i controlli mirati alla prevenzione di lavoro nero e violazioni delle leggi sulla sicurezza sul lavoro. Un imprenditore edile si è visto contestare violazioni penali, in materia di sicurezza, all’interno di un cantiere, in cui è stata pure sospesa l’attività e dove è stato trovato un lavoratore in nero. Oltre alla denuncia anche sanzioni per 100mila euro. In Valcamonica nel mirino sono invece finite strutture ricettive vicine alle località sciistiche che violavano la normativa sulla sicurezza e facevano lavorare personale senza regolare contratto. Il bilancio del solo mese di gennaio conta 56 lavoratori controllati, di cui 12 risultati in nero e altre sanzioni penali e amministrative per 40mila euro. Tre le attività che hanno potuto riprendere il lavoro, dopo aver regolarizzato i lavoratori e pagato le sanzioni comminate. (l.g.)